Pellegrinaggio a Medjugorje, il cammino di fede in Bosnia Erzegovina

Lungo l’itinerario religioso di Medjugorje in compagnia dei pellegrini cattolici: spiritualità e fede sulle rotte balcaniche

La cittadina di Medjugorje si trova nei Balcani occidentali, precisamente nel sudest della Repubblica della Bosnia Erzegovina, a circa una ventina di chilometri da Mostar. Una piccola località nel comune di Čitluke racchiusa tra le due colline di Krizevac e Crnica – non a caso il suo nome in croato significa “tra le colline” – che assieme ai villaggi di Bijakovići, Vionica, Miletina e Šurmanci formano la parrocchia cattolica romana di Medjuorje, nella quale oggi vivono circa 5.000 persone.

La storia di Medjugorje come luogo di devozione mariana nasce nei primi anni Ottanta del Novecento quando inizia a diffondersi la voce di apparizioni della Madonna a sei ragazzi del posto,trasformando così il villaggio in una delle mete più famose per milioni di viaggiatori e di pellegrini provenienti da tutto il mondo che arrivano qui per visitare i numerosi luoghi religiosi presenti e per percorrere il proprio personale cammino spirituale e di fede, sulla falsariga di quanto accade a Lourdes, sui Pirenei francesi, e Fatima, in Portogallo.

Per raggiungere Medjugorie il modo più semplice è unirsi ai tanti viaggi organizzati dalle parrocchie o tour operator che partono da tutte le città italiane alla volta del santuario. In genere si parte in pullman, o in alcuni casi in aereo, e il pacchetto è all inclusive con viaggio, pasti e pernottamento in uno dei tanti hotel che sono sorti nella zona. A Medjugorje si atterra all’aeroporto internazionale di Mostar, che dista 25 chilometri dal paese ed è ben collegato via taxi o bus.

Alcuni pellegrini e turisti preferiscono viaggiare in nave, con partenza dai porti di Ancona, Pescara e Bari in arrivo a Spalato o Dubrovnik per poi proseguire in pullman fino a Medjugorje. Se invece si preferisce viaggiare in modo autonomo con l’auto, sappiate che vi attente una lunga strada, circa 1000 chilometri da percorrere partendo da Milano, oltre 1200 da Roma. Si parte dall’autostrada A4 Milano-Venezia fino a Trieste, si oltrepassa il confine uscendo a Basovizza (Passo di Pesek) proseguendo in direzione di Rieka e per l’autostrada verso Zagabria, poi si continua per Spalato/Split fino a Vrgorac, Prolog e Ljubuskie, da qui si prende l’imbocco per il paese, che dista a circa 37 chilometri.

Anche se la Chiesa cattolica non ha riconosciuto ufficialmente le apparizioni mariane di Medjugorje, il santuario richiama in massa non solo fedeli cristiani, ma anche semplici turisti curiosi di conoscere i più importanti luoghi di pellegrinaggio della cittadina. Seguiamo dunque l’itinerario dei pellegrini: prima meta è la chiesa di San Giacomo, santo patrono dei pellegrini, gestita dai frati cappuccini, che venne edificata nel 1897 su fondamenta così instabili che nel 1937 si decise di ricostruirla, anche se la sua consacrazione avvenne solo nel 1969, oltre 30 anni dopo.

Questa chiesa oggi è il centro della vita religiosa dei pellegrini. Qui, infatti, ogni giorno a partire dalle 7.30 del mattino e per l’intera giornata vengono celebrate le messe in diverse lingue. Intorno alla chiesa si trova la cappella dell’adorazione costruita nel 1991 per offrire ai pellegrini un luogo di preghiera alternativo al santuario. Sempre esternamente si possono ammirare una statua in marmo della Regina della Pace e un altare costruito nel 1989 che insieme all’area circostante vengono utilizzati per gli incontri estivi e per le grandi feste che richiamano a Medjugorje decine di migliaia di pellegrini. Inoltre, vi si trovano 25 confessionali costruiti nel 1990 dove i fedeli, ogni giorno, hanno l’occasione di chiedere l’assoluzione dai peccati.

Sempre nei pressi della chiesa, si trova la statua del Cristo Risorto, un monumento realizzato nel 1998 da Adrija Ajdic, uno scultore di origine slovena. La scultura è caratterizzata da braccia allungate come sulla Croce ma con il viso rivolto verso l’alto, che indicano sia la Crocifissione sia la Resurrezione. Inoltre, secondo alcune testimonianze sarebbe una statua miracolosa per molti malati che raccolgono e usano le gocce di liquido che fuoriescono dal ginocchio del Cristo come fonte di guarigione.

Altra tappa fondamentale in un viaggio a Medjugorje è la salita sulla cima del monte Krizevac dove si trova la Croce Bianca. Lungo il percorso per raggiungere la vetta ci sono quattordici stazioni della croce per i pellegrini che vogliono affrontare la via crucis inerpicandosi fin su la cima della montagna. Il percorso è roccioso e molto faticoso, ma spesso i fedeli scelgono di salire a piedi nudi o in ginocchio nella speranza di ottenere una grazia per intercessione della Madonna.

Alle pendici della Crnica c’è il sito il Podbrdo, che letteralmente significa “sotto la montagna”, il luogo della prima apparizione mariana ai veggenti. Nel percorso che porta alla cima del monte, sono stati posti nel 1989 dei rilievi in bronzo raffiguranti i misteri della gioia, del dolore e della gloria. In questo luogo di grande spiritualità e pace i fedeli si radunano per pregare due volte alla settimana, il venerdì e la domenica.

Negli ultimi decenni il paese di Medjugorje si è trasformato moltissimo, divenendo di fatto una località che si è adeguata all’accoglienza di un flusso turistico-religioso sempre maggiore. Per gestire l’ospitalità delle migliaia di pellegrini che raggiungono Medjugorie per motivi religiosi, spirituali o culturali sono sorte moltissime strutture ricettive, centri benessere, spa, hotel di lusso, ristoranti e negozi, non solo nel centro del paese ma sparsi su tutto il territorio.

Le tante attività commerciali presenti lungo la via che dal santuario conduce al Podbrdo sono tutte illuminate di bianco, il colore della purezza e vendono svariati tipi di oggetti dalle statue grandi della Madonna, a icone sacre fino al piccolo rosario, croci, medaglie, immagini, libri, CD…. Come accade in tutti i luoghi di pellegrinaggio, infatti, anche qui a Medjugorie i fedeli apprezzano la possibilità di acquistare souvenir a ricordo della loro esperienza da portare ad amici e parenti.

Medjugorje ha un clima mediterraneo, quindi clima umido e caldo in estate, mentre gli inverni sono freddi. Tuttavia poiché il villaggio si trova tra le colline, spesso vi soffia la bora, un vento gelido che arriva dal Mar Adriatico. Non nevica spesso ma è una regione molto piovosa anche se le temperature non scendono quasi mai sotto lo zero. Quindi per essere sicuri di trovare bel tempo vi consigliamo di partire in primavera inoltrata o in estate e di approfittarne per visitare i dintorni, che offrono tante attrazioni per gli amanti dell’arte e della natura.