Ischia, l’isola per tutte le stagioni

Dal caldo d'estate al freddo d'inverno, ogni mese dell'anno è l'ideale per visitare Ischia, tra paesaggi, storia e sapori

Dal mare alle antiche terme, fino ai sapori tipici isolani. Ischia è un’isola che promette esperienze da sogno in qualsiasi periodo dell’anno.

La stagione ideale per visitare Ischia non esiste. L’Isola Verde’ si presta a splendide visite, ricche di storia, bellezza e sapori, per l’intera durata dell’anno. Per ovvi motivi c’è chi la preferisce nei mesi caldi, approfittando delle acque cristalline, ammirando al tempo stesso la natura in fiore.

Isola Ischia
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Una volta mandato in archivio il mese di agosto, con l’arrivo di settembre che tendenzialmente richiama tutti in ufficio, è ancora possibile concedersi qualche giornata ischitana, perfino a novembre, approfittando delle terme millenarie. Nell’ottavo secolo a.C. i coloni Euboici avevano già scoperto gli effetti delle acque provenienti dal sottosuolo, come dimostrano alcuni reperti nel sito di Pithecusa. Proprietà benefiche apprezzate anche da Greci e Romani, anche se i resti in questo caso sono decisamente pochi, considerando l’effetto devastante delle eruzioni del Vesuvio.

Prima del 1600 si trattava di un bene per soli ricchi ma, a partire dal 1600, vide la luce il Pio Monte della Misericordia, a Casamicciola, che all’epoca risultava essere il più grande stabilimento termale d’Europa. Qui potevano trarre beneficio dalle acque tutti coloro che non avevano i mezzi economici necessari per recarsi in altre strutture. Il tutto infatti era totalmente gratuito.

Ischia, luoghi da visitare

Dal mare alle terme, dai paesaggi spettacolari ai siti storici, Ischia non smette mai di attirare turisti, in tutte le stagioni dell’anno. Una volta rimessi a nuovo dalle terme, ci si potrà dedicare a una visita più approfondita, scoprendo i tanti luoghi che l’isola ha da offrire.

Castello Aragonese - Ischia
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Sito su di un’isola tidale, connessa al versante orientale di Ischia unicamente attraverso un ponte di 220 metri in muratura, il Castello Aragonese è una delle attrazioni storiche principali. Vi è possibile accedervi attraverso l’antico Borgo di Celsa, oggi noto semplicemente come Ischia Ponte. La prima costruzione risale al 474 a.C., ma la sua forma attuale la si deve ad Alfonso V d’Aragona (da qui il nome), che nel 1441 ricalcò la struttura del Maschio Angioino di Napoli, in un sito da favola.

Giunti nella zona di Forio, sarà possibile ammirare uno degli antichi esempi dell’architettura storica locale, la Chiesa del Soccorso. Inizialmente parte di un convento agostiniano del quattordicesimo secolo, la struttura vanta una posizione a dir poco suggestiva. Si trova infatti su di un promontorio, a picco sul mare, che offre giochi di luce favolosi in alcuni orari del giorno, soprattutto all’alba e al tramonto, con un mare brillante e un cielo ricco di sfumature.

Recandosi presso il complesso di Villa Arbusto, a Lacco Ameno, risalente al 1785 e dunque di per sé un’attrazione turistica, sarà possibile visitare il Museo Archeologico di Pithecusae, che custodisce un reperto dell’ottavo secolo a.C. ovvero la Coppa di Nestore. Un antico vaso decorato, che riporta un’iscrizione, che ad oggi rappresenta uno dei più antichi esempi di scrittura alfabetica mai rinvenuto.

Sant Angelo - Ischia
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Ogni buon viaggiatore sa bene che occorre faticare un po’ per riuscire a raggiungere i luoghi più intriganti che una località ha da offrire. Lo stesso vale per Ischia, che vanta un’isola nell’isola: Sant’Angelo. Un paesino di pescatori, fermo nel tempo, in grado di stregare chiunque, con una totale diversità rispetto al resto dell’isola che garantisce un effetto straniante e, al tempo stesso, magico.

A meno che non si abiti a Napoli, con la possibilità di recarsi a Ischia a piacimento, un turista destinato a tornare a casa, a centinaia di chilometri, non potrà mancare all’appuntamento con i Giardini La Mortella, aperti al pubblico soltanto dal 1990. Un grandioso giardino botanico realizzato Susan Walton, moglie del compositore inglese William Walton, che nel 1949 decise di trasferirsi sull’isola, a Forio. Integrato tra le pittoresche rocce, si tratta di un luogo suggestivo, che deve il suo nome al termine napoletano utilizzato per indicare il mirto divino, di cui abbonda la collina sulla quale il giardino si erge.

Ischia, il benessere delle terme curative

Come indicato dal sito ufficiale dell’isola di Ischia, tutti i cittadini hanno la possibilità di usufruire di un ciclo di ben 12 trattamenti termali, selezionando a piacimento il centro desiderato. A favorire ciò è una convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, con il cittadino chiamato a presentare la necessaria richiesta al proprio medico curante, con precisa indicazione della patologia e del ciclo di cure correlato, con ticket da pagare presso la struttura.

Le cure inalatorie sono consigliate per la rinopatia vasomotoria, la faringolaringite cronica, la sinusite cronica (o sindrome rinosimesistica cronica) e le sindromi rinosinusitiche bronchiali croniche (24 cure in 12 sedute). La fangoterapia (con o senza bagni) è invece consigliata per l’osteoartrosi (12 fanghi in 12 sedute). La balneofangoterapia è l’ideale per i reumatismi extra-articolari (12 fanghi in 12 sedute), mentre la balneoterapia contrasta psoriasi, eczema e dermatite seborroica (12 bagni).

Tante le strutture tra le quali scegliere ma, com’è inevitabile, nel corso degli anni alcune hanno saputo dare vita a un’importante reputazione. Le strutture più note sono dunque i Giardini Poseidon, i Giardini Negombo, le Idroterme Olympus, le antiche Terme Romane di Cavascura e i Giardini Aphrodite Apollon.

Terme Poseidon - Ischia
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Ischia, cosa assaggiare e come arrivarci

Attraverso i porti di Napoli e Pozzuoli sarà possibile raggiungere Ischia comodamente, optando per il traghetto o l’aliscafo, con differenze in termini di costi e orari d’arrivo. Il numero di turisti che ogni giorno si recano sull’isola è decisamente elevato, soprattutto nei mesi estivi. Si consiglia dunque di premunirsi in anticipo del proprio biglietto, prenotandolo per via telematica.

Una volta giunti ad Ischia, oltre alle bellezze storiche e paesaggistiche, sarà possibile gustare alcuni dei piatti tipici del luogo, come ad esempio il coniglio all’ischitana, che prevede una particolare cottura, attraverso l’uso di un tegame in terracotta, con il coniglio condito da olio d’oliva, sale, peperoncino, vino bianco, spezie dell’isola, pomodorini tipici e aglio. Per uno ‘spuntino’ rapido e da consumare in strada, si consiglia la ‘zingara’, nata nel 1977 proprio a Ischia, con pane fresco e prodotti tipici isolani. Un’esplosione di sapori da provare assolutamente. Ai fan dei tanti show culinari si consigliano invece i paccheri con la ricotta. Sapore ottimo e soprattutto impiattamento superbo, con la pasta avvolta tra il verde, bianco e rosso italiani, grazie a basilico, ricotta e pomodoro. Per mandare giù tutte queste prelibatezze, ecco un po’ di limoncello fatto in casa, ottenuto dai limoni ischitani, o magari del rucolino, un liquore notoriamente digestivo a base di rucola.

Limoncello
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