Storia del Duomo di Milano e come visitarlo

Dalla facciata in marmo alle più di 3000 statue, alla scoperta del Duomo, vero simbolo di Milano

Foto di Paola Barni

Paola Barni

Giornalista e web content editor

Giornalista professionista, ama le parole scritte quanto i viaggi. Il mondo è un posto bellissimo, e ogni occasione è buona per scoprirne un pezzettino e raccontarlo.

La storia di Milano è legata a doppio filo con quella del suo Duomo, la cattedrale che domina l’omonima piazza proprio nel centro città. Incredibilmente iconico con il suo maestoso profilo di marmo bianco in stile gotico, si proietta verso il cielo con la sua corona di guglie appuntite. Simbolo a tutti gli effetti del capoluogo lombardo, il Duomo di Milano è tra le chiese più grandi del mondo per superficie.

Divide questo primato con la Basilica di San Pietro a Roma e la Basilica di Nostra Signora di Aparecida in Brasile, ma delle tre è la più antica. I lavori di costruzione iniziarono infatti nel 1386. Per chi si trova in città, è imprescindibile una tappa qui, anche purché la cattedrale e la piazza sono tra i luoghi più fotogenici (e instagrammabili) della metropoli. Impensabile poi non programmare una salita sul Duomo di Milano e sulle terrazze, per godere di una vista mozzafiato dall’alto che spazia fino alle Alpi.

Storia del Duomo di Milano e come visitarlo

La storia del Duomo è lunghissima: fu Gian Galeazzo Visconti, nuovo signore di Milano, a dare avvio ai lavori di costruzione nel 1386. L’opera grandiosa doveva rimarcare la centralità e la potenza di Milano. Il Duomo venne eretto nello stesso luogo dove un tempo sorgevano basiliche ancora più antiche, quelle di Santa Maria Maggiore e di Santa Tecla.

Ci vollero però oltre 400 anni per portare parzialmente a termine l’opera: i fedeli poterono entrare nella chiesa solo nel 1800 e la conclusione risale al 1965. Nel corso dei secoli, 78 diversi celebri architetti, ingegneri, scultori si sono succeduti nella sua costruzione, realizzando le oltre 3.000 statue e le 145 guglie che la decorano. La scelta del materiale per il rivestimento del Duomo di Milano fu invece definita sin dall’inizio dei lavori.

Si optò per il marmo bianco proveniente dalle Cave di Condoglia, cave di proprietà della famiglia Visconti, che lo donò alla Veneranda Fabbrica del Duomo che ancora oggi si occupa della manutenzione della cattedrale.

Ammirare gli interni dell’immensa chiesa e i suoi tesori, salire sul Duomo di Milano e sulla terrazza del Duomo di Milano richiede un minimo di programmazione, dato che la cattedrale è visitata ogni anno da 5 milioni di fedeli e turisti. Le visite – con delle differenze a seconda delle varie sezioni del complesso – si possono prevedere tutti i giorni dalle 9 alle 19.

È richiesto un abbigliamento adeguato per l’accesso alla chiesa. Gli ingressi sono a pagamento, con formule diversificate se si vogliono vedere gli interni, il Museo, salire sul Duomo di Milano oppure visitare le terrazze del Duomo di Milano.

La visita alle terrazze del Duomo di Milano

La terrazza del Duomo di Milano è un vero e proprio punto privilegiato per ammirare la città dall’alto. A 70 metri di altezza, circondati dalle guglie di marmo bianco e dall’inconfondibile sagoma dorata della Madonnina, è possibile far spaziare lo sguardo sull’intera Milano e fino alle montagne. È possibile acquistare in anticipo i biglietti per la sola salita alle terrazze del Duomo di Milano, così da evitare la coda.

L’accesso è possibile in due modi: o salendo la lunga scala composta da 250 gradini oppure prendendo il comodo ascensore che conduce direttamente al roof. Le terrazze sono aperte tutti giorni dalle 9 alle 18.45, con l’ultima salita prevista alle 18.10.

La visita all’intero complesso

Per chi ha più tempo a disposizione, vale la pena dedicarsi anche agli interni della Cattedrale e ai suoi tesori. Conviene anche in questo caso prenotare un biglietto in anticipo che dia accesso a tutte le aree del complesso saltando la fila. Durante il tour si possono ammirare la chiesa, ovviamente, con le sue statue e le vetrate istoriate, le sale del Museo del Duomo, i resti archeologici del Battistero di S. Giovanni alle Fonti e dell’antica basilica di Santa Tecla.

All’interno della Cattedrale, che lascia senza fiato per i soffitti altissimi, vale la pena concentrarsi su una rarità: il Candelabro Trivulzio, alto ben 12 metri. È una struttura a sette bracci realizzata nell’XI secolo da Nicola da Verdun, orafo francese, che lo donò nel 1562 all’arciprete Giovan Battista Trivulzio. Per concludere con un pieno di bellezza, ancora una volta, si sale in alto per la visita alle terrazze del Duomo di Milano. Sarà la cartolina perfetta per salutare la città.