Cosa vedere a San Leo, il borgo che domina la Val Marecchia

Itinerario di visita a San Leo, dove non mancano monumenti da vedere lungo le vie del centro storico… anche se ad essere protagonista è la maestosa Rocca.

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Redazione

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San Leo si trova nella Val Marecchia, a circa 30 chilometri da Rimini e dalle sue spiagge affollate, e si arrampica tenacemente su uno sperone roccioso dalle pareti a strapiombo. La zona in cui si trova San Leo è quella del Montefeltro che deve il suo nome a Mons Feretrius, un importante insediamento di epoca romana sorto attorno al tempio consacrato a Giove Feretrio. Qui giunge dalla Dalmazia l’eremita Leo che dopo aver lavorato come scalpellino inizia a predicare e a diffondere il cristianesimo insieme a San Marino – quest’ultimo considerato il fondatore dell’omonima repubblica del Titano – e si installa in cima al Monte Feliciano dove fonda la prima chiesa.

La fortificazione che sorge in cima a questo sperone roccioso è molto ambita tanto che durante il medioevo passa di mano tra Bizantini, Longobardi, Goti e Franchi, senza contare i Montefeltro (che da qui presero il loro titolo di conti) e i Malatesta che si strappano San Leo di mano fino al 1441, quando l’intraprendente Federico da Montefeltro scala il forte, lo espugna e lo fa ricostruire con il proposito di farla diventare inviolabile.

Tra le cose da vedere c’è proprio questo forte conosciuto anche come Rocca di San Leo che per secoli ha rappresentato l’ultimo baluardo di difesa per la popolazione e che nel 1631 viene trasformato in carcere (lo rimarrà fino agli inizi del Novecento). In una delle sue celle viene rinchiuso anche Giuseppe Balsamo, più famoso forse come conte di Cagliostro: alchimista, guaritore, falsario e massone, che a San Leo sarà segregato a vita con la condanna di eresia. Oggi, il forte di San Leo è un gioiello che presenta eleganti linee rinascimentali ed è una delle più preziose testimonianze di arte militare nel nostro Paese.

All’interno delle stanze della Rocca di San Leo è allestita una mostra permanente di armi e oggetti tipici della vita medievale, ma è possibile anche visitare le celle dove molti personaggi famosi sono stati rinchiusi. Non perdetevi anche il paesaggio che si può godere dalle sue mura: l’occhio arriva fino alla costa adriatica sullo sfondo, con boschi, calanchi, borgate e case rurali che si alternano senza sosta in ogni direzione.

Altro monumento importante è il duomo di San Leo di architettura romanico-lombarda e privo di fondamenta poiché poggia direttamente sulla roccia, all’interno della quale sono state scavate anche le anguste scale che portano alla cripta. Se volete scoprire il duomo da un punto di vista insolito, sappiate che è stato usato come sfondo per le avventure italiane di Lupin III, che nella nuovissima serie televisiva targata TMS si trova a San Leo per cercare di rubare un frammento della famosa collana di Maria Antonietta.

Il titolo di monumento religioso più antico di San Leo, però, spetta alla sua pieve di Santa Maria Assunta che la tradizione vorrebbe nata sulla cella nella quale San Leo si ritirava per pregare. Posta su una protuberanza di roccia, la pieve rientra di diritto tra i monumenti di origine medievale più affascinanti dell’Italia centrale e non lontano da essa è possibile trovare anche il Museo d’arte sacra all’interno del rinascimentale Palazzo Mediceo.

Passeggiando tra le stradine del centro storico di San Leo vi imbatterete anche nel cinquecentesco Palazzo della Rovere, oggi sede del Municipio, che potrete visitare durante gli orari d’ufficio. A San Leo ci sono anche una fonte romana raggiungibile seguendo il cosiddetto “giro di San Leone”, ovvero la via che percorre il masso leontino, la chiesa della Madonna di Loreto, nata come ringraziamento per aver salvato la popolazione dalla frana che devastò buona parte dell’abitato antico, e la Torre Civica, costruita in cima al “Monte della Guardia” e sfortunatamente aperta in poche occasioni come festività o eventi speciali.

Proprio per gli eventi, San Leo e la sua Rocca sono molto conosciuti soprattutto grazie ai numerosi festival che durante i mesi estivi richiamano tanti turisti da tutta Italia. A cominciare dal San Leo Festival che da giugno ad agosto vede un programma fatto di concerti di musica classica e spettacoli serali capaci di coniugare sport, cultura e intrattenimento, che coinvolgono piazze e torri di San Leo. Ad agosto è il momento di AlchimiAlchimie , forse l’evento più popolare di San Leo, che prevede laboratori, conferenze, musica. Il festival si svolge nei giorni attorno all’anniversario della morte di Cagliostro (il 26 agosto) e richiama molti visitatori anche grazie al suo “mercatino alchemico” e alla zona street food che permette di assaggiare alcuni dei prodotti locali più famosi di San Leo.

Come in tutta la Romagna, infatti, la buona tavola ha un ruolo importante nella vita di San Leo e per questo non mancano i ristoranti e le trattorie tipiche in cui assaggiare prodotti come il pecorino avvolto nelle foglie di noce o i caprini che ben si abbinano alle tradizionali piadine. Di certo troverete anche primi come gli strozzapreti ancora tirati a mano e secondi che vanno dal coniglio in porchetta al cotechino aromatizzato con legumi, tutti da accompagnare con i vini della tradizione locale come Sangiovese e Trebbiano.

Per raggiungere San Leo in aereo, lo scalo più vicino è sicuramente quello di Rimini in cui si trova la stazione ferroviaria più prossima, dove fermano anche i Frecciarossa che collegano la città a Milano. Sempre dalla “capitale” dell’Adriatico partono anche escursioni giornaliere e gli autobus locali che prevedono spesso un cambio a Pietracuta durante il percorso.