Cosa vedere a Nazareth, un viaggio tra arte, storia e spiritualità

Destinazione Nazareth, una delle città più celebri del Medioriente, luogo sacro della cristianità dove storia, arte e spiritualità si fondono in una realtà unica.

Nazareth non ha bisogno di molte presentazioni data la sua importanza per la cristianità, che vede nelle sue strade e nel suo territorio il luogo dell’annunciazione della nascita di Gesù e della prima parte della sua vita. Un viaggio in questa città e nel suo territorio è un’immersione tra storia, arte e spiritualità, dove scoprire una terra di grande bellezza e suggestione.

Nazareth è oggi una città di 75.000 abitanti all’interno dei territori del distretto settentrionale dello Stato di Israele, ed è uno dei principali centri urbani arabi nello stato ebraico, dove ebrei, cristiani e musulmani convivono in modo pacifico a solo 2 ore di distanza in automobile da Gerusalemme e dalla Striscia di Gaza. Essendo uno dei centri più sacri per la religione cristiana, Nazareth, è popolata da un gran numero di chiese, conventi e monasteri, che attraggono ogni anno migliaia di fedeli in pellegrinaggio, ma nel suo territorio è anche possibile visitare i segni del passaggio degli innumerevoli popoli e culture che nel corso di migliaia di anni hanno attraversato la Terra Santa. In questa guida scopriremo le mete e le attrazioni più interessanti da visitare in un viaggio a Nazareth tra arte, storia e spiritualità.

Il centro storico di Nazareth oggi coincide con la città vecchia, ricostruita nel corso del XIX secolo sull’antica città di impianto mediorientale, dove si riconoscono a colpo d’occhio gli edifici più antichi dalla imponente serie di eleganti palazzi di epoca ottomana. Il cuore della città vecchia è la grande basilica dell’Annunciazione, la chiesa più grande di tutto il Medio Oriente, che sorge nel sito dove tradizionalmente viene riconosciuta dalla Chiesa Cattolica la presenza della casa di Maria, il luogo dove l’Arcangelo annunciò la nascita di Gesù, oggi gestita dall’ordine francescano. Questa grande basilica sorge su un’antica chiesa bizantina che a sua volta era stata edificata su un edificio già legato al culto mariano ed è la meta di un intenso pellegrinaggio, pari a quello della basilica della Natività di Betlemme e della basilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

L’edificio attuale è stato realizzato negli anni Sessanta su progetto dell’architetto italiano Giovanni Muzio e si compone di due corpi sovrapposti e un’ampia facciata riccamente decorata con trafori e statue. All’interno delle due basiliche si possono ancora riconoscere i resti degli edifici precedenti e l’altare maggiore di epoca barocca, mentre la navata centrale odierna è una delle meraviglie architettoniche più ammirate di Nazareth e di tutta l’area mediorientale. All’esterno della chiesa si trova il grande Museo francescano, che conserva i numerosissimi reperti scoperti durante gli scavi per realizzare il nuovo edificio ed è forse il modo migliore per conoscere in modo diretto l’incredibile stratificazione storica di questa città.

A poca distanza dalla basilica dell’Annunciazione si trovano la fonte del pozzo di Maria e la chiesa ortodossa dell’Annunciazione, poiché la Chiesa Ortodossa riconosce in questo punto il luogo dove l’Arcangelo Gabriele annunciò la nascita del Cristo a Maria. Questa grande chiesa, realizzata nel corso del XVII secolo, è un’interessante esempio di arte greco-ortodossa; al suo interno si può ammirare una splendida decorazione musiva che raffigura le storie dell’Arcangelo Gabriele.

Nell’area urbana di Nazareth sono presenti moltissime altre chiese e cappelle, costruite nel corso dei secoli; un grandioso esempio di arte e architettura sacra, capaci di rappresentare molto bene la storia della cristianità e delle divisioni che si sono susseguite in duemila anni di storia. Si possono trovare, infatti, chiese cattoliche romane, greco-ortodosse, protestanti, anglicane e per ultime anche alcune cappelle battiste.

La città è, però, anche un importante centro religioso per i musulmani: infatti vi sorgono numerose moschee, risalenti al periodo della dominazione ottomana come la moschea Makam al-Nabi Sain, la moschea della Pace e la famosa moschea Bianca, che oltre essere un importante luogo di culto per la comunità musulmana è anche un museo che conserva importanti reperti che permettono di ricostruire la storia più antica di Nazareth. Per scoprire e conoscere meglio la cultura araba di Nazareth la scelta migliore è partecipare al Festival del folklore arabo, che si tiene ogni anno in occasione della fine dell’estate.

Una visita alla città vecchia di Nazareth non può dirsi completa senza un giro nel mercato vecchio, vera e propria attrazione popolare che negli ultimi anni è diventata una meta fissa per i turisti e pellegrini che arrivano in città dai quattro angoli del pianeta. In questo mercato si possono trovare ogni tipo di alimento locale e un gran numero di prodotti artigianali, tra cui le coloratissime spezie e i variopinti tessuti tinti a mano. In questa atmosfera incantata e ricca di suggestione ci si può immergere tra profumi e colori del Medio Oriente più magico.

A Nazareth si trovano un gran numero di ostelli e piccoli alberghi che nel corso degli anni sono serviti dapprima per accogliere i pellegrini e successivamente anche i turisti in arrivo da ogni parte del mondo per visitare la città e i dintorni, poiché a poche ore di automobile si trovano i luoghi più importanti della Terra Santa e numerosi siti archeologici di grande bellezza e importanza come i villaggi attorno al lago di Tiberiade o la città romana di Seffori.

Uno dei momenti migliori per visitare Nazareth è durante le festività natalizie, quando l’intera città viene addobbata per celebrare il Natale e l’atmosfera diviene mistica e colma di sacralità per via del grande afflusso di pellegrini nelle chiese, dove riecheggiano le preghiere, i canti e le musiche sacre.