Cosa vedere a Marina di Pisticci, perla della costa ionica

Vacanza alla marina di Pisticci: spiaggia e non solo in uno dei più accoglienti centri balneari della Basilicata

In Basilicata, a soli 30 minuti da Matera e a pochi chilometri dall’area archeologica di Metaponto, sorge Marina di Pisticci, affascinante località della costa ionica, un vero paradiso naturale per chi desidera una vacanza di mare, sole e tanto relax. Famosa per le sue spiagge dorate e i fondali bassi, è considerata una delle perle della Basilicata; qui è possibile trascorrere rilassanti giornate distesi sul suo litorale lunghissimo e sabbioso, passeggiare nella sua profumata pineta e bagnarsi nelle acque del suo mare limpido e cristallino.

Nel territorio di Pisticci sono comprese diverse frazioni, tra cui Marconia, Tinchi, Casinello e Pisticci Scalo, a cui si aggiunge per l’appunto Marina di Pisticci, litorale jonico di circa 8 chilometri che confina con Scanzano e il Porto degli Argonauti, entrambe località turistiche molto frequentate. Situata tra i fiumi Basento e Cavone, questa località, come facilmente intuibile dal nome, è il litorale costiero del comune di Pisticci, nell’entroterra della Lucania. Intorno al territorio di Pisticci si spiegano i meravigliosi “calanchi lucani”, degli immensi solchi argillosi che circondano il borgo creando uno scenario naturale molto affascinante.

Le prime forme di insediamento in questa zona risalgono al X secolo a.C.; piccolo centro urbano della Magna Grecia con il nome di Pistoikos, il territorio “montano”, non la marina, di Pisticci rientrava in quel periodo sotto l’influenza della più grande e importante colonia di Metapontum. Intorno all’anno 1000 fu occupata dai Normanni, che costituirono il feudo di Pisticci. Verso i primi anni dell’Ottocento, nel territorio fu particolarmente esteso il fenomeno del brigantaggio e subì frequenti incursioni da parte dei pirati saraceni che si conclusero nel 1861, quando il territorio di Pisticci entrò a far parte del regno d’Italia.

Lontano dalla marina circa 25 chilometri, il borgo di Pisticci venne costruito sulle colline di Serra Cipolla, San Francesco e Monte Como. Tanti sono i palazzi storici, le chiese, le piazze e le torri difensive che hanno reso il paese un gioiello da ammirare e preservare. Dei suoi numerosi rioni il più suggestivo è il Dirupo, che con il suo drappello di casette bianche dai tetti rossi poste a schiera su più livelli è stato incluso nell’elenco delle “100 Meraviglie d’Italia da salvaguardare”. Qui a causa dei calanchi, nel corso del tempo, si sono verificate numerose frane, tra cui quella del 1688 che determinò la distruzione di buona parte del paese, spingendo molti abitanti a spostarsi nella frazione di Marconia.

Se siete in vacanza a Marina di Pisticci, non perdete l’occasione di trascorrere una giornata nel centro urbano. Sono numerose le sue attrazioni, ad incominciare dalla chiesa dedicata ai Santi Pietro e Paolo, in stile romanico rinascimentale. Costruita a metà del Cinquecento, al suo interno ospita cappelle con altari e tele di pregevole fattura. Ci sono poi la chiesetta dell’Annunziata, l’antica porta del paese e il castello di San Basilio, nella frazione di Marconia. Quest’ultimo, costruito come masseria fortificata intorno al VII secolo, in seguito, durante il feudo normanno, prese le forme di un castello caratterizzato da un torrione centrale e una corte centrale circondata da alcuni edifici.

Cuore del borgo è piazza Umberto I, dove si incontrano palazzi di grande rilievo storico, la chiesa parrocchiale di Sant’Antonio da Padova, il Palazzo De Franchi, costruito nella seconda metà del XVI secolo, caratterizzato da un bel loggiato e da un imponente portale, il Palazzocchio, chiamato così per la sua posizione dominante, sede di un archivio del Cinquecento, e il Palazzo Giannantonio, di fine XVII secolo, oggi sede del comune, che si distingue per il portale monumentale e la corte interna.

Nelle vicinanze, a due passi da piazza Sant’Antonio Abate, si erge il meraviglioso “Terrazzo del melograno”, una suggestiva piazzetta su due livelli, caratterizzata da archi e splendidi murales, che raffigurano i fiori e i frutti di melograno. Questo è il luogo ideale per passeggiate romantiche: infatti il melograno è il simbolo di unione e fertilità, molto venerato dal popolo greco. Da questa terrazza è inoltre possibile godere di una meravigliosa vista panoramica, che spazia dalla valle del Cavone fino al mar Ionio e alla marina di Pisticci, fino alla catena montuosa del Pollino.

Interessante anche la chiesa di San Rocco, che custodisce la statua laminata in oro del santo patrono della città e un ciclo di affreschi sulla sua vita. Sul monte Como, si può visitare l’Abbazia di Santa Maria del Casale, in stile romanico, costruzione in pietra locale eretta intorno al 1087 dai monaci benedettini; al suo interno conserva una scultura lignea del 1100 dedicata alla Beata Vergine Maria. Lontano dalla marina, sulla parte più alta e antica di Pisticci svetta invece il rione “Terravecchia”, dove si possono ammirare il castello di epoca normanna, di cui resta solo la torre quadrata, l’antica porta del paese, la chiesa madre e alcuni palazzi nobiliari.

Tra le molte attività a disposizione, il soggiorno a Marina di Pisticci offre la possibilità di visitare le bellezze storiche e archeologiche della zona. In località San Teodoro, nell’area collinare sulla riva del Basento, si trova il sito dell’Incoronata, con le rovine di un villaggio enotro del IX secolo a.C. e di uno greco di fase successiva costruito sopra il precedente. Mentre i vari oggetti e reperti rinvenuti nei dintorni sono esposti nel Museo archeologico nazionale di Metaponto.

A pochi chilometri dalla marina di Pisticci, invece, si può raggiungere il parco archeologico dell’antica città greca di Metapontum, con le “Tavole Palatine” e altri templi dedicati ad Atena, Apollo e Afrodite, quest’ultimo edificato intorno al 470 a.C. Più distante, a circa 30 minuti, si trova Matera con i suoi “Sassi”, il primo sito dell’Italia meridionale ad essere iscritto nella lista dei patrimoni mondiali dell’Unesco e da poco designata come Capitale europea della Cultura 2019.