Cosa vedere nei dintorni di Tolosa, la regione del Midi-Pirenei

Nei dintorni di Tolosa: grandi parchi naturali, borghi medioevali e città fortificate, ecco cosa scoprire nella splendida regione del Midi-Pirenei.

La regione del Midi-Pirenei, nel sud della Francia, accoglie una grande quantità di siti turistici di straordinaria bellezza. A partire dalla città di Tolosa la capitale di questo territorio, chiamata anche la ville en rose, “città rosa”, per il colore dominante degli antichi edifici situati per lo più nel centro storico.

Dopo aver visto la città di Tolosa e apprezzato le sue bellezze storiche e architettoniche, vagato per la Place du Capitole con i suoi vicoli stretti e ammirato i suoi meravigliosi monumenti in mattoni rosati e gli splendidi palazzi rinascimentali, il visitatore potrà andare alla scoperta dei dintorni ricchi di bellezze naturali, parchi nazionali e splendidi borghi medioevali arroccati sulle pendici del Midi-Pirenei. Tra le tante località, vi segnaliamo come “imperdibili” Cordes-sur-Ciel, Rocamadour, nonché la città episcopale di Albi.

Nel Midi-Pirenei si trovano diversi parchi naturali dai paesaggi incantevoli tra cui svetta il Parco nazionale delle Cevennes, luogo perfetto per ogni escursione all’aria aperta, raggiungibile in auto da Tolosa in circa 2 ore e mezza di viaggio. Dichiarata dall’Unesco “Riserva Mondiale della Biosfera”, quest’area si estende per circa 300 mila ettari e offre panorami montani incontaminati, villaggi sulle rive dei fiumi e borghi medievali. Inoltre, ospita una vasta varietà di piante e specie animali, in un equilibrio perfetto che incanterà il visitatore.

I luoghi in cui vale la pena fare una sosta sono senza dubbio le gole dei fiumi Tarn o la valle della Dordogne, le grotte dell’Aven Armand e di Dargilan, il massiccio del Monte Lozère così come il piccolo borgo di Florac bellissimo con il suo castello medievale. Da non perdere, i musei e i piccoli villaggi montani, come Barre des Cévennes, dai tetti particolari, con tegole ricavate dalla roccia locale. Infine, è possibile trovare ristoro e ospitalità in una dei caratteristici cottage per gustare i prodotti tipici della zona, soprattutto carne e formaggi.

Nel cuore dei Pirenei, a sud di Tolosa, si trova il Parco naturale regionale dei Pirenei dell’Ariège, una riserva protetta creata nel 2009 che si estende intorno alle fortezze di Foix e Saint Girons, nel dipartimento dell’Ariège. Un ambiente selvaggio di grande bellezza che offre un patrimonio preistorico e ambientale ricchissimo. Dalle cime più alte, quasi 3000 m di altitudine, come il Mont Valier e la Pique d’Estats, ad alcune meraviglie naturali come la famosa cascata di Ars e le grotte rupestri di Niaux e Mas d’Azil, oltre a spettacolari valli, laghi incantevoli, corsi d’acqua sotterranei e passi di montagna con panorami mozzafiato.

Queste meraviglie naturali, distanti solo un centinaio di chilometri da Tolosa, sono interessanti tutto l’anno, ma il momento migliore per raggiungerle ed esplorarle è senz’altro quello da maggio a settembre, periodo in cui è possibile fare escursioni a piedi, a cavallo o in bicicletta, praticare diverse attività all’aria aperta come trekking, mountain bike, gite in canoa e kayak, pesca, sport d’acqua, equitazione, parapendio, mentre nei mesi invernali si possono sfruttare le numerose piste da sci di fondo e sci alpino delle stazioni sciistiche di Goulier o Guzet-Fskiguzet.

Intorno a questi siti si ergono borghi medioevali come Rocamadour, dove alcuni pellegrini che percorrono la via Tolosana diretti a Santiago de Compostela scelgono di farvi tappa. Una città di interesse religioso e spirituale, permeata di storia, posta su un altopiano roccioso nella valle del fiume di Alzou, che grazie alle sue case medioevali, alle torri e chiese è stata inserita nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità dall’Unesco. Di grande interesse è la cripta di Saint Amadour, che un tempo raccoglieva le spoglie dell’eremita, chiamato roc amator, da cui il nome della località Rocamadour, raggiungibile attraverso lo scalone che i pellegrini salivano in ginocchio recitando il rosario. Una delle cappelle custodisce la Vergine Nera oggetto di venerazione da oltre un millennio.

Un altro gioiello della regione del Midi-Pirenei è sicuramente Albi, a meno di un’ora d’auto da Tolosa. La città episcopale, classificata nel 2010 come uno dei luoghi culturali mondiali più importanti dall’Unesco è frequentato ogni anno da migliaia di turisti. La città è strutturata intorno alle fortezze medioevali, la cattedrale di Santa Cecilia, in mattone cotto, costruita dopo la crociata contro gli albigesi nel 1265, e il Palais de la Berbie, antica piazzaforte vescovile oggi sede del Museo di Hennri de Toulouse-Lautrec, che ospita la più completa collezione permanente esistente con le opere dell’artista, tra cui disegni e dipinti e i suoi celebri poster per il Moulin Rouge.

A nord di Albi, si trova lo splendido borgo di Cordes o, meglio, Cordes-sur-Ciel, nome appropriato perché il villaggio sembra essere appeso al cielo. Lungo la strada principale si trovano bellissime abitazioni gotiche, tra cui la Maison du Grand Fauconnier, con falchi raffigurati nella facciata e la Maison du Grand Veneur. Oggi anche se appare così bella, Cordes emana quasi un senso di abbandono. La città di cui Albert Camus ha scritto “qui tutto è bello anche il rimpianto”. Per raggiungere Cordes-sur-Ciel dovete prendere un autobus da Albi; da Tolosa, un treno per Cordes-Vindrac e poi l’autobus per la località “sul cielo”.

Le arti medioevali sono ora coltivate in funzione dei turisti che da Tolosa si spingono nei dintorni, ma nulla rimane delle esuberanti tessiture della produzione del pastel (un pigmento azzurro) e delle industrie del cuoio. Degni di una visita sono anche la chiesa di Saint-Michel e l’antico mercato, risalente al XIV secolo, il ponte fortificato di Valentrè, la cattedrale di Saint-Etienne risalente al XI secolo, di stile tra il romanico e il gotico, e il Jardin du Paradis, che offre un angolo di paradisiaca bellezza. Questa regione è, inoltre, famosa per il tartufo nero, che si può acquistare da dicembre a marzo, mentre i piatti tipici sono la cassoulet e il confit d’anatra e d’oca.