Cosa vedere a Città del Messico, a spasso per la Ciudad

Ecco cosa vedere a Città del Messico, tra templi Aztechi, chiese barocche, piazze affollate e villaggi, un mix di cultura europea e tradizione amerinda.

Città del Messico è un’immensa, frenetica e sovrappopolata metropoli, la più antica capitale del Nuovo Mondo e fulcro economico-amministrativo del Paese. Ricco di tracce sia della storia indigena sia di quella coloniale, il centro storico di Città del Messico sorge sui resti dell’antichissima Tenochtitlan, la capitale azteca, mentre negli eleganti quartieri della Reforma è possibile ammirare un miscuglio di architettura coloniale e moderna.

Città del Messico – Ciudad de Mexico in spagnolo – è bellissima in qualunque momento dell’anno, ma durante la Semana Santa e da Natale a Capodanno diventa particolarmente gioiosa e divertente. Il mese migliore per visitarla è ottobre quando sono finite le piogge estive, tutto è ancora verde e l’inquinamento è ai livelli minimi, o almeno sopportabili.

Per i turisti italiani arrivare a Città del Messico richiede tante ore di volo e talvolta uno o più scali, ma una volta giunti a destinazione ne sarà valsa la pena. Sono infatti poco numerosi i voli diretti, da Roma, mentre le compagnie in partenza dalle maggiori città italiane mettono a disposizione voli che generalmente fanno scalo in alcuni aeroporti europei (principalmente Madrid, Parigi). Giunti all’aeroporto internazionale “Benito Juarez” si consiglia di prendere un taxi o un autobus per arrivare al centro città che dista a soli 13 chilometri .

L’arrivo nella capitale messicana è sconvolgente ma basta poco per farsi conquistare da questa immensa e vasta città. A partire dai templi aztechi, agli edifici coloniali e alle chiese dallo stile peculiare, affiancati dalla Città del Messico moderna, quella dei grattaceli variopinti che hanno cambiato il volto di alcune zone dell’agglomerato urbano. Un mix di cultura europea e tradizione amerinda che ha reso questa capitale vivace, capace di rivaleggiare con altre grandi città come Parigi o New York.

Una delle megalopoli più grandi del mondo con i suoi 9 milioni di abitanti, oltre 25 milioni se si considera l’intera area urbana di Città del Messico, in cui non è sicuramente facile orientarsi tra i suoi 16 distretti e quasi 300 quartieri (colonias). Esistono però dei punti di riferimento, le grandi avenidas che attraversano la capitale da un capo all’altro, come la Avenida de los Insurgentes e il Paseo de la Riforma, ma le aeree di interesse turistico sono raggiungibili dal centro storico che ha il suo cuore nell’immensa piazza della Costitucion, conosciuta come Zócalo, una delle più grandi piazze del Messico.

È proprio dallo Zócalo che è iniziamo il nostro itinerario per la Ciudad. Un immenso spazio lastricato dove sventola la bandiera messicana e tutto intorno si vedono i bellissimi palazzi coloniali, la Catedral Metropolitana de la Asunción de la Santísima Virgen María a los cielos de Ciudad de México, per tutti semplicemente la Catedral Metropolitana, uno degli edifici religiosi più importanti dell’America Latina, con magnifici altari e le sedici cappelle laterali, e il Palacio Nactional, ora sede degli uffici del Presidente messicano, che al suo interno ospita la preziosa raccolta di murales di Diego Rivera.

In un angolo della piazza ci sono i resti del Templo Mayor, edificato durante il regno azteco, successivamente distrutto dagli spagnoli e riscoperto con gli scavi del 1978. Nei pressi degli scavi sorge il museo che ospita una vasta esposizione di migliaia di reperti recuperati dagli archeologi. Tra questi c’è anche il disco di pietra, una straordinaria scultura nel quale è ritratta Coyolxauhqui, la dea della luna, il cui ritrovamento ha reso possibile la scoperta del tempio.

Da vedere assolutamente anche il Palacio de Bellas Artes, affacciato su Alameda Central, uno degli edifici più belli del centro storico. Creato nel 1905 dall’architetto italiano Adamo Boari, unisce lo stile neoclassico con l’art nouveau e decorazioni precolombiane; vi si tengono concerti, spettacoli musicali e di danza, sale e spazi per eventi. Il museo del palazzo ospita una collezione di dipinti di artisti messicani vissuti a cavallo fra Otto e Novecento e alcune opere dei più famosi muralisti, tra cui Rufino Tamayo e Diego Rivera. La piazza inoltre ospita altri edifici pubblici e amministrativi, alcuni ristoranti, negozi e alberghi.

Spostandoci per le vie di Città del Messico che dal quartiere San Angel portano a Coyoacán – che vantano un’architettura dell’epoca coloniale e pre-rivoluzionaria – il percorso si apre attraverso strade alberate e lastricate; lungo il tragitto si incontrano numerose chiese, musei, gallerie d’arte, monumenti e piazze pittoresche con bar e ristoranti dove gustare della buona cucina messicana.

Nel centro di San Angel si può ammirare la piazza di San Jacinto, un eccellente luogo per acquistare oggetti di artigianato messicano, sia nel mercato all’aperto sia nel bazar del Sabado che si trova in una casa del XVII secolo. Coyoacán, invece, è il luogo perfetto per una passeggiata nei weekend, quando si tengono i mercatini artigianali nelle piazze di San Jardin Centenario e Hidalgo. Con i caffè, i ristoranti e le cantinas, le sue strade strette conservano ancora molto del fascino dell’epoca coloniale. Qui si trova anche la casa-museo di Frida Kahlo, dove nacque e visse la maggior parte della sua vita. La casa ospita non solo alcune delle sue opere più famose, ma anche diversi oggetti legati alla sua vita e a quella del suo compagno Diego Rivera.

La grande strada elegante e alberata che collega il centro storico di Città del Messico al Bosque de Chapultepec è il Paseo de la Reforma, un tempo fiancheggiata da bei palazzi che oggi hanno lasciato il posto ad alti e moderni edifici amministrativi e alberghi meno eleganti. Ma le statue e le fontane che decorano la Reforma, tra cui l’Angel e il Caballito, la rendono una delle strade cittadine più belle dell’America Latina. Al sud si trova un triangolo di strade pedonali chiamato Zona Rosa, ricco di negozi, alberghi, ristoranti e caffè.

Chapultepec è invece il luogo di svago preferito per i messicani nel fine settimana: i suoi sentieri alberati sono affollati di venditori che offrono di tutto. Tra le sue attrazioni ci sono lo zoo, un lago navigabile, numerosi musei e gallerie. Vale sicuramente la pena arrivare fino alla terrazza del castello di Chapultepec, un tempo sede dei governanti messicani, da cui si gode una bella vista sul parco e sul Paseo de la Reforma.

Qui inoltre si può programmare una visita al Museo nazionale di antropologia, considerato uno dei più ricchi musei del mondo, che conserva una rara collezione di reperti archeologici appartenenti alle popolazioni preispaniche messicane, una vasta sezione etnografica sugli usi e costumi delle comunità indigene odierne e reperti sulle abitudini e le credenze dei Maya e degli Aztechi. Qui si trova la famosa Piedra del Sol, un disco di pietra di 25 tonnellate risalente al XV secolo ritrovato nell’area dello Zócalo, che descrive l’origine del mondo azteco.