Cosa vedere a Pont du Gard, il ponte romano più alto del mondo

Il Pont du Gard attira ogni anno oltre un milione di visitatori. Scoprite con noi i suoi segreti e le città della Provenza romana come Nîmes e Avignone.

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Redazione

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Nel sud della Francia, nel dipartimento del Gard, in località Vers-Pont-du-Gard, sorge uno dei monumenti più prestigiosi e straorinari del periodo romano che nessuno può eguagliare, il Pont du Gard. Si tratta del ponte acquedotto più alto che sia mai stato costruito nell’antichità e per l’eccellente stato di conservazione, la maestosità del monumento e le bellezze naturalistiche del territorio richiama più di un milione di visitatori ogni anno.

Un meraviglia dell’ingegno romano, il Pont du Gard attraversa il fiume Gardon dominando l’intera valle. Costruito intorno al 19 a.C., il ponte è alto 49 metri e lungo 275, con tre file verticali di archi (6 al livello più basso, 11 al livello intermedio e 35 al livello superiore) e fa parte dell’acquedotto romano che dopo un percorso di quasi 50 chilometri dalle sorgenti di Eure, nei pressi di Uzès, riforniva d’acqua la città di Nîmes. L’acquedotto aveva una portata di 20.000 metri cubi d’acqua al giorno ed è stato attivo per 500 anni.

L’operazione di ristrutturazione avviata nel 2.000, ha restituito al Pont du Gard la sua originalità, creando un gioiello circondato da un parco archeologico con spazi attrezzati, museo, cinema, ludoteca e arboreto nella garriga, tant’è che nel 2004 e nel 2010 il ministero francese per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile gli ha attribuito il titolo di Grand Site de France. Insomma, si tratta di un luogo incantevole, da vedere assolutamente e dove è possibile rilassarsi e praticare sport mentre si ammira questa straordinaria opera.

Se lo desiderate potrete percorrere i tre livelli del ponte per ammirare dall’alto il corso del fiume Gard, ma uno dei momenti sicuramente migliori per una visita è nelle ore serali quando il ponte viene illuminato creando un’atmosfera magica e suggestiva. Un’altra vista molto bella sul Pont du Gard si ha passeggiando lungo il percorso naturalistico “Ricordi della Garriga” che si snoda per un chilometro e mezzo tra boschi di leccio, grotte e massicci calcarei.

Questa passeggiata tranquilla della durata di un’ora e mezzo conduce il visitatore lungo un percorso che illustra come le attività umane e le tecniche agricole nel corso dei secoli abbiano contribuito a modificare il paesaggio locale. Qui, inoltre, si possono anche ammirare alcuni resti dell’acquedotto romano. Se, invece, desiderate vedere il Pont du Gard da una prospettiva unica, vi consigliamo di farlo in canoa sul fiume Gardon. La maggior parte dei centri per il noleggio di canoe fornisce anche l’attrezzatura e i giubbotti di sicurezza, ma ricordatevi che è comunque necessario sapere nuotare.

Chi volesse approfondire gli avvenimenti che hanno caratterizzato il Pont du Gard può visitare il Museo della Romanità, che illustra tutta la storia dei lavori di costruzione dell’acquedotto, e mentre i bambini potranno imparare divertendosi nell’area gioco “Ludo” simulando la vita dell’antica Roma, gli adulti concluderanno la visita facendo un po’ di shopping e acquistando un prezioso ricordo di questo luogo magico da portare con sé al rientro dal viaggio.

Nei numerosi negozietti, dislocati ai lati del fiume, si possono trovare abiti, oggetti artigianali e specialità gastronomiche tipiche della Francia meridionale oltre all’occorrente per trascorrere una piacevole giornata sulle rive del fiume come ombrelloni e teli da spiaggia. Al momento di concedervi un pasto veloce, sulla riva destra, immersa nella natura, c’è l’antica locanda di Les Terrasses, con piatti gustosi della tradizione mediterranea, mentre se preferite un spuntino sfizioso, sulla sponda sinistra si trova Le Vieux Moulin, una terrazza a strapiombo sul fiume, dalla quale godere di un splendido panorama sul Pont du Gard. Naturalmente non mancano bar e caffetterie, dove gustare panini, gelati e bibite fresche, o semplicemente deliziarvi con una crepe dolce o salata.

Il Pont du Gard è vicino a Nîmes, Uzes e Avignone, nel cuore di una regione con un ricco patrimonio storico. Quindi dopo tanto girovagare tra le bellezze del ponte vi consigliamo di fare un escursione tra i paesini della Provenza romana. Oltrepassato il piccolo borgo di Vers-Pont-du-Gard, dove sono ancora visibili le cave da cui venivano estratte le pietre gialle utilizzate per costruire l’acquedotto, si prosegue tra i vigneti e olivi nell’entroterra del Gard fino ad arrivare ad Uzes.

Primo ducato di Francia, il borgo ha conservato nel suo centro storico molte prove del suo ricco passato tra le quali la bellissima Cattedrale di San Théodorit, costruita alla fine del secolo XI sul sito di un tempio romano e la Torre Fenestrelle, eccezionale per l’altezza e la pianta circolare. Senza dimenticare che la cittadina è conosciuta soprattutto perché proprio qui si trova la fonte del fiume Eure, da cui proveniva l’acqua trasportata dall’acquedotto romano che veniva poi convogliata per approvvigionare la città di Nîmes.

A circa 20 chilometri, l’incantevole cittadina di Nîmes, conserva ancora dei veri e propri tesori della Gallia romana, tanto che viene chiamata la Roma francese. La bellissima Arena, la Maison Carrè ,ovvero il tempio romano, recentemente restaurato, ma anche il Castellum, punto d’arrivo dell’acquedotto di Pont Du Gard, la cosiddetta Tour Magne, posta su una collina che domina Nîmes, le antiche terme romane o il tempio di Diana all’interno dei Jardins de la Fontaine, sono tutti testimoni importanti di questo periodo storico.

Per concludere il giro nel cuore del triangolo romano non può mancare Avignone, città d’arte e cultura ribattezzata anche con il nome di “seconda Roma” per la presenza dei Papi che a partire dal XVI secolo per quasi 70 anni trasferirono l’intera corte in città per sfuggire ai tumulti religiosi. A testimonianza della loro importanza (e della loro bellezza), il centro storico di Avignone, il palazzo dei Papi – il più grande edificio gotico d’Europa – tutti le costruzioni episcopali e il ponte di Saint-Bénézet sono stati inseriti come patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO nel 1995.