Cosa fare a Santa Clara, città rivoluzionaria al centro di Cuba

Cinque cose da fare in vacanza a Santa Clara, importante città proprio al centro di Cuba, tra parchi, musei e chiese.

Più o meno al centro dell’isola di Cuba, a circa 3 ore d’auto da L’Avana, c’è Santa Clara, una graziosa città immersa nelle campagne della provincia di Villa Clara. Decisamente molto più piccola e meno turistica della capitale, Santa Clara è comunque molto conosciuta e apprezzata, non solo per la bella atmosfera che vi si respira, che è quella di un grande paese rurale, interessante incontro tra operai, contadini e studenti universitari, ma anche come snodo importante della storia rivoluzionaria di Cuba.

Arrivare a Santa Clara non sarà difficile. Nonostante in zona ci sia un piccolo aeroporto, la maggior parte dei turisti arriva a Cuba presso uno degli aeroporti maggiori (L’Avana o Santiago de Cuba) e poi si sposta in questa città in auto o in autobus. Al Terminal de Omnibus Nacionales cioè il terminal degli autobus si arriva anche partendo dalle principali città cubane di Trinidad, Sancti Spiritus e Cienfuegos, tutti a meno di 100 chilometri da Santa Clara. Chi preferisce spostarsi in auto, può noleggiarla a L’Avana, ovviamente, e percorrere i 300 chilometri che separano le due città lungo l’autostrada (gratuita).

Prima tra le città cubane a essere liberata dal “Che”, nel 1958, dal regime di Batista, Santa Clara è oggi una città giovane e culturalmente molto vivace. Qui c’è l’Università più prestigiosa di Cuba, dopo quella de L’Avana, El Mejunje è il centro culturale LGBT più trendy e il Ciudad Metal è il rock festival più autentico del Paese. Ecco quindi cinque cose da fare per non perdervi il meglio della città.

Immergersi nella cultura cubana nel Parque Vidal
Il Parque Vidal è uno dei parchi più ricchi di vita di Santa Clara e dell’intera Cuba. Qui si può passeggiare tra la gente del posto, sentire il piacevole suono delle loro chiacchiere, vedere i bambini portati in giro su carrettini trainati da capre e gli anziani in guayabera giocare a scacchi o domino sulle panchine. E anche godersi gli spettacoli del teatro all’aperto o i concerti dell’orchestra municipale, che dal 1902 suona nel gazebo del parco ogni giovedì e domenica sera. E poi c’è la statua di El Niño de la Bota, il “bambino con lo stivale”, simbolo della città.

Sul lato est di Parque Vidal c’è il bellissimo edificio neoclassico del Palacio Provincial, costruito tra il 1902 e il 1912, che oggi ospita la Biblioteca José Martí di Santa Clara e una collezione di libri rari opera di autori di Cuba e delle Americhe. Si affacciano sul parco, ma sul lato nord, anche il Museo des Artes Decorativas e il Teatro La Caridad. Il Museo delle arti decorative è un palazzo settecentesco che ospita, in un mix eclettico, una ricchissima collezione di mobili di ogni stile ed epoca storica, con scrittoi barocchi, specchi liberty e mobili art déco. Per apprezzare ancora di più l’atmosfera del museo, fate in modo di non perdervi la piccola orchestra da camera che suona la sera.

Proprio a due passi dal museo, il Teatro La Caridad di Santa Clara, inaugurato nel 1885, è uno dei tre grandi teatri di Cuba dell’epoca coloniale fuori da L’Avana e ha ospitato anche il grande Caruso. Di grande fascino è l’austera facciata neoclassica, mentre gli interni sono ornati da stucchi e affreschi. Ammirate le statue di marmo ai lati dell’auditorium e il sontuoso affresco sul soffitto rotondo, opera di Camilo Zalaya.

Conoscere la devozione religiosa dei cubani nelle chiese cittadine
La devozione dei cattolici cubani non è venuta meno, nonostante la scarsa simpatia dei comunisti per la chiesa. A Santa Clara potrete visitare, proprio a tre isolati dal Parco Vidal, la catedral de las Santas Hermanas de Santa Clara de Asís, costruita nel 1923 dopo la demolizione dell’originale che sorgeva proprio nel parco. Dentro potrete ammirare la leggendaria statua bianca de La Virgen de la Charca, “la vergine dello stagno”, così chiamata perché scoperta in un fossato negli anni Ottanta, dopo essere misteriosamente sparita poco tempo dopo la consacrazione della chiesa nel 1954.

Celebrare la Revolucion e il mito del Che
Due i luoghi chiave di Santa Clara che ricordano in modo vibrante e scenografico la rivoluzione a Cuba e il mito del comandante argentino Ernesto “Che” Guevara, che fu anche ministro dell’agricoltura del governo di Fidel Castro: il mausoleo e il “tren blindado”. Il primo, Mausoleo di Che Guevara è un enorme complesso raggiungibile dal centro in auto (o in bicicletta) che ospita le salme del comandante e dei suoi compagni che morirono con lui in Bolivia nel 1967. Il secondo è il treno-museo che ricorda l’episodio chiave della lotta contro il regime di Batista che aprì le porte alla Revolucion.

Studiare la produzione dei sigari nella Fábrica de Tabacos Constantino Pérez Carrodegua
Prima di ripartire, prendetevi qualche ora per visitare la fabbrica di tabacco di Santa Clara, una delle migliori di Cuba, che produce un assortimento di qualità di sigari Montecristo, Partagás e Romeo y Julieta. Godetevi in tutta tranquillità uno degli interessantissimi tour guidati, che vi permetteranno di scoprire tante curiosità sulla produzione di uno dei simboli del Paese, e non perdetevi, dall’altro lato della strada, La Veguita, il piccolo ma ben fornito outlet di vendita dei sigari, dove potrete comprare anche del rum economico ma buono o gustare, nel bar sul retro, squisite miscele di caffè.

Godersi il panorama dalla Loma del Capiro
Passeggiando verso est, sino al margine del centro città, arriverete alla collina Loma del Capiro. Se avrete voglia di arrivare sino in cima potrete godervi la vista dal miglior punto panoramico di Santa Clara. Questa collina fu anche punto strategico di grande importanza per le truppe del Che: proprio qui, a ricordarlo, una riproduzione in metallo del suo volto, retto da una serie di aste. Tornati nel centro storico di Santa Clara, sedetevi presso uno dei locali a sorseggiare un mojito, tipico cocktail di Cuba, in compagnia degli abitanti della città, aperti e solari, che certamente vi avvicineranno per scambiare due chiacchiere.