Cosa fare a Boca Chica, viaggio nell’essenza dei Caraibi

Destinazione Boca Chica: barriera corallina e spiagge bianchissime a trenta chilometri da Santo Domingo

Boca Chica è una delle località balneari più celebri della Repubblica Dominicana, un piccolo centro urbano che si affaccia su una baia protetta dalla barriera corallina dove l’acqua poco profonda e di un meraviglioso color turchese abbraccia una spiaggia di sabbia bianchissima.

Il centro urbano di Boca Chica si trova ad appena 30 chilometri dalla capitale dello Stato, Santo Domingo e per questo motivo la spiaggia è spesso gremita dagli abitanti della metropoli che raggiungono la baia alla ricerca di un po’ di relax. Oltre che la spiaggia, nei paraggi di Boca Chica si trovano alcune interessanti località e alcuni parchi naturali di grande bellezza che vale la pena visitare per conoscere la vera essenza dei Caraibi.

Negli ultimi tempi Boca Chica è passata all’attenzione della cronaca per casi di criminalità e narcotraffico; sebbene queste vicende siano avvenute nei sobborghi del centro abitato bisogna prestare attenzione quando ci si sposta nelle ore notturne e per una maggiore sicurezza è sconsigliato avventurarsi nelle zone periferiche più degradate. In questa guida scopriremo le mete da non perdere e alcune località di grande interesse per un viaggio nell’essenza dei Caraibi a Boca Chica.

L’attrazione principale di Boca Chica è ovviamente la grande spiaggia che occupa l’intera baia dove sorge il centro abitato, una lingua di sabbia bianchissima di oltre tre chilometri protetta dalla barriera corallina. Sebbene non sia una vera e propria laguna, il tratto di Mar dei Caraibi davanti a Boca Chica si presenta come una enorme area dove l’acqua non supera mai i due metri di profondità ed è sempre molto calma: la situazione ideale per fare tuffi o nuotare placidamente nella spettacolare acqua color turchese.

Alle spalle della spiaggia si aprono numerosi locali e stazioni balneari che oltre ad offrire ogni tipo di servizio, dalla fornitura di lettini e ombrelloni ai ristoranti, sorvegliano i bagnanti con una numerosa presenza di bagnini.

Una delle attività per cui Boca Chica è molto celebre sono le immersioni nelle sue acque trasparenti: infatti, per tutta la lunghezza della baia si contano almeno una ventina di spettacolari punti di immersione, che si spingono fino all’area protetta di La Caleta dove è possibile ammirare la turbinante vita subacquea della barriera corallina. Per i sub più esperti c’è anche la possibilità di avventurarsi, sotto la guida esperta delle agenzie turistiche locali, nei numerosi relitti di imbarcazioni che popolano la baia che oggi sono diventati veri e propri templi di vita sottomarina.

Dopo tuffi e immersioni la scelta migliore è quella di concedersi un buon pasto in uno dei numerosi ristoranti che si possono trovare appena oltre la spiaggia, che servono sia piatti internazionali che specialità tipiche della cucina dominicana e ammirare mentre si cena lo spettacolo del sole che tramontando si tuffa nel mare, che al calar del sole si trasforma in una distesa color amaranto.

Se la spiaggia di Boca Chica dovesse essere troppo affollata – situazione che spesso si presente nei fine settimana – allora una buona idea per trovare un po’ di tranquillità è quella di spostarsi di qualche chilometro verso est fino ad arrivare nella suggestiva località di Juan Dolio. Questa piccola cittadina balneare è infatti molto più tranquilla di Boca Chica e offre una spiaggia altrettanto bella, con sabbia bianca, palme da cocco e un’acqua a dir poco meravigliosa. Un paradiso tropicale da cartolina, dove oltre alle classiche attrazioni balneari si possono trovare numerosi locali gestiti da europei e soprattutto italiani.

Per scoprire uno dei luoghi più sorprendenti della zona di Boca Chica si può raggiungere la piccola località di Cueva de las Maravillas, a circa 40 chilometri lungo la costa est, dove è stata scoperta una incredibile rete di grotte che conservano degli antichissimi petroglifi e pitture rupestri realizzati migliaia di anni prima dell’arrivo degli europei sull’isola caraibica. Oltre alle spettacolari grotte il centro ha da poco aperto una clinica per iguane dove è possibile vedere da vicino una incredibile varietà di queste curiose creature.

Se invece si vuole andare alla ricerca del vero spirito caraibico bisogna tornare a San Pedro de Marcorìs, dove si trova il più importante stadio da baseball di tutta la Repubblica Dominicana ed è possibile assistere alle partite di questo sport molto amato dai dominicani. Oltre che alle partite in sé, uno spettacolo a parte è costituito dalla vivacità dei tifosi che accorrono da tutta l’isola per guardare il gioco della squadra preferita, il tutto mentre si assaggia qualche gustosa ricetta locale come il platano fritto o le deliziose polpette di yuca ripiene di formaggio.

Dopo il mare e lo spettacolo del baseball una buona idea può essere quella di dirigersi verso la capitale della Repubblica Dominicana, Santo Domingo, per scoprire la storia più antica di quest’isola. In questo caso la scelta migliore è fare una lunga passeggiata nel centro storico, dove si concentrano la maggior parte degli edifici più antichi, risalenti al tempo della prima colonizzazione spagnola a cavallo del Cinquecento.

In particolare, le mete da non perdere sono la Catedral Primada de América, la chiesa più antica di tutto il nuovo mondo, e lo splendido Museo de las Casas Reales, che conserva moltissimi reperti recuperati dei galeoni spagnoli affondati nel Mar dei Caraibi e una validissima sezione espositiva che permette di conoscere nei dettagli la storia di Santo Domingo.

Prima di lasciare la capitale e tornare sulla spiaggia di Boca Chica, è una buona idea passeggiare fino alla grande Plaza de la Independencia, dove sorge un meraviglioso giardino, e rilassarsi bevendo una bevanda rinfrescante osservando i dominicani che giocano a scacchi sulle panchine dei viali alberati.