Cosa fare alle Azzorre: estate da sogno, relax e trekking

Spettacolari laghi nei crateri e acque termali bollenti. L’estate dei vostri sogni nell’arcipelago delle Azzorre

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Redazione

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Le Azzorre. Arcipelago dell’Oceano Atlantico settentrionale, regione del Portogallo. Isole vulcaniche coperte da vegetazione lussureggiante. E poi spettacolari laghi nei crateri vulcanici, gas naturali e acque termali bollenti, l’ideale per una vacanza all’insegna del relax. Meglio se d’estate, ma fino ai primi giorni di agosto per evitare cicloni e uragani. Mai raggiunto dal turismo di massa l’arcipelago offre tante possibilità di svago: dalla pesca d’alto mare, all’avvistamento di delfini e balene . Anche se lo sport principe è costituito dalle passeggiate a cavallo su sentieri e mulattiere spettacolari a precipizio su coste o in un entroterra aspro e ricco di laghi di campagna di natura vulcanica. Tantissime le opzioni per il trekking.

Il clima. Il periodo migliore per recarsi alle Azzorre è quello che va dal 15 luglio al 6-7 agosto. Tenete conto che nemmeno questo periodo è esente completamente dalle piogge. Mentre tra agosto e settembre la balneazione è più piacevole perché le acque dell’Oceano raggiungono i livelli più alti di temperatura. Sono dunque mesi molto propizi per una vacanza, ma è alto il rischio di imbattersi in uragani tropicali che incombono sulle Azzorre da ferragosto in poi. Non solo uragani, a volte anche cicloni che assumono l’aspetto di tifoni.

Da escludere l’autunno. E anche inverno e primavera. Perché, seppur miti, le temperature non consentono la balneazione e le attività all’aria aperta. Inoltre le piogge d’inverno raggiungono il loro apice. Oltre a piogge e cicloni a complicare la vacanza alle Azzorre ci pensa anche il vento che soffia impetuoso in ogni stagione. Le escursioni termiche non sono rilevanti e il termometro oscilla mediamente tra i 54 gradi di gennaio e i 25 di agosto. Alto il tasso medio di umidità (75 %), e i mesi piovosi sono giugno, luglio, agosto e gennaio e novembre.

Le diverse isole hanno diverse caratteristiche climatiche. Santa Maria la più orientale dell’arcipelago gode di maggior insolazione, mentre Flores e Ciorvo (le più occidentali sono coperte anche durante la bella stagione).

Tante le cose da vedere alle Azzorre. Da non perdere l’isola di Sao Miguel, dove si può arrivare atterrando all’aeroporto Giovanni Paolo II di Ponta Delgada. Sao Miguel è l’isola più verde e popolata delle Azzorre. È tra le più orientali e quindi la più prossima alle coste europee, molto esposta ai venti. È un’isola montuosa cosparsa di crateri vulcanici molti dei quali sono occupati da laghi pittoreschi. Tante le piantagioni di ananas e di tè.

L’attrazione più importante è senza dubbio Lagoa da Sete Cidades (a 25 chilometri da Ponta Delgada), un cratere di 12 chilometri di diametro che abbraccia due laghi gemelli, Lagoa Verde e Lagoa Azul, separati tra loro da una lingua di terra molto sottile. La strada prima di arrivare al cratere rasenta il monte Pico do Carvao, dove si rimarrà affascinati da un panorama che spazia su entrambe le coste, meridionale e settentrionale.

Inoltre, a una ventina di chilometri da Ponta Delgada si trova Lagoa, cittadina di 15 mila abitanti. Da qui lungo la strada regionale 52 che si addentra all’interno verso Ribeira Grande dopo 30 chilometri si arriva a Lagoa do Fogo, all’interno di un cratere le cui pareti sono ammantate da vegetazione lussureggiante. Imperdibile la passeggiata alla sorgente di acqua calda detta Caldeira Velha dove il bagno è un’esperienza piacevole.

È l’altro gioiello di questa città delle Azzorre è la valle di Furnas, circondata da fitti boschi, apprezzato centro di villeggiatura termale che sfrutta le numerose sorgenti d’acqua calda nei dintorni. È il posto più visitato di Sao Miguel e si trova a un’ora d’auto da Punta Delgada. Impossibile non immergersi nella natura. Il lago Furnas è grande e verdissimo, con le pareti ricoperte da vegetazione e fiori da cogliere come la possibilità di fare trekking. Furnas è un’area vulcanica molto estesa dove si trovano decine di soffioni e che sbuffano in continuazione lasciando nell’aria in forte odore di zolfo. Da anni i ristoratori della zona hanno creato delle buche nel terreno dove sistemano pentole con verdure e carne, pietanze cotte al vapore e che vengono poi servite ai turisti: sia chiama “cozido” ed è la specialità del posto.

Da non perdere anche il parco di Terra Nostra: 12 ettari di terreno di piante autoctone e tropicali. Vialetti alberati ben tenuti, fiori e laghetti. Fantastiche le vasche dove ci si può immergere nell’acqua calda ferruginosa posta nei pressi della villa principale. Immergersi sarà un’esperienza indimenticabile grazie ai 35 gradi di temperatura e dei getti per il massaggio alla cervicale. Squisite in questa zona delle Azzorre sono anche le acque minerali.

Apprezzate dai turisti anche le isole di Terceira, la più vivace ,dove si trova la città di Angra do Heroismo, capitale esotica delle Azzorre. Anche qui crateri e laghi vulcanici. Da non perdere anche la città di Praia da Vitòria, 25 mila abitanti con un nutrito festival di eventi ad agosto.

E infine, un’altra isola meravigliosa delle Azzorre è Pico dominata dal Monte Ponta do Pico, vulcano dalla particolare profilo con la cima spesso circondata da nuvole. Le colate laviche hanno raggiunto il mare e si sono consolidate in forme fantasiose. Dai vigneti di quest’isola vennero vini squisiti destinati alla corte degli zar. Vigneti e campi lavici sono inseriti nella lista dei patrimoni mondiali dell’Umanità.