Consigli per una vacanza a L’Avana: taxi, alberghi e ristoranti

In viaggio a L’Avana, un paradiso da vivere tutto l’anno: ecco dove alloggiare e come spostarsi spendendo poco e dove gustare i prelibati cibi caraibici

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Redazione

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Il mese più adatto? Semplicemente non c’è. Tutti i giorni del calendario vanno bene per un viaggio a L’Avana. La capitale cubana ha un clima tropicale moderato sempre adatto per la balneazione (agosto il mese più caldo e gennaio quello più freddo). Per alloggiare poi non c’è che l’imbarazzo della scelta. Ci sono gli alberghi di lusso e le casas particulares. E poi ristoranti, per tutti i gusti e tutte le tasche. E per muoversi? Niente paura. I taxi vi permetteranno di vivere tutta la magia di L’Avana.

L’arrivo è all’aeroporto internazionale di L’Avana: il José Martì. Non siate frettolosi al momento del ritiro dei bagagli perché le procedure sono piuttosto lente e potrebbero servire anche due ore di attesa. Nella capitale cubana il modo migliore per arrivare in centro è uno solo: il taxi. All’esterno dello scalo ne troverete tanti a disposizione. I taxisti ufficiali sono distinguibili facilmente grazie al tesserino di riconoscimento appuntato sul petto.

Poco meno di un’ora e sarete a L’Avana. Attenzione però: evitate i tassisti abusivi. Altri mezzi a disposizione per gli spostamenti in città sono i guaguas, gli autobus normali, i coco taxi, motociclette a tre ruote molto pratiche per godersi al capitale cubana, i bici taxi, a due posti, e i colectivos o taxi colectivos – spesso vecchie Chevrolet, Cadillac o Ford coloratissime, un vero tuffo nel passato – che si fermano a richiesta.

Un’altra possibilità è quella offerta dall’autonoleggio (anche con automobile d’epoca). Ma la segnaletica de L’Avana è piuttosto complicata e la possibilità di beccarvi una multa è molto alta. Meglio in ogni caso prenotare da casa prima del viaggio. Sconsigliatissimo viaggiare con l’auto di notte; occhio al transito di animali e di biciclette.

Provata da anni di embargo, soltanto recentemente la Repubblica di Cuba si è aperta al mercato e ha riallacciato rapporti diplomatici con gli Stati Uniti. Per cui il costo medio della vita a L’Avana non è alto. A meno che non si scelga di alloggiare nei grandi alberghi. In tal caso, ovviamente con un servizio all’altezza, la spesa è comunque alta. I bancomat si trovano abbastanza agevolmente, ma l’utilizzo è solo per le Visa, le carte americane e le carte emesse negli USA non sono ben accette.

Sono tanti i cubani che a L’Avana amano mangiare in locande o tavole calde oppure per strada. Lo street food in salsa cubana è servito direttamente dalle finestre di abitazioni private aperte sulla strada dove cuochi improvvisati servono ghiotti panini jamon y queso (prosciutto e formaggio) alla modica cifra di uno o due euro.

Ci sono poi i tradizionali paladares. Curiosa l’origine del nome: deriva da Paladar il nome dato al ristorante della protagonista di una telenovela brasiliana che ha riscosso grande successo a Cuba. Si tratta di abitazioni private che offrono servizi di ristorazione. Tra i tanti, vi suggeriamo il paladar La Guarida, nel quartiere di Centro Habana, che è stato il set del film “Fresa y Chocolate”, Orso d’Argento a Berlino nel 1994 e candidato come miglior film straniero agli Oscar l’anno successivo.

Nei paladares de L’Avana i prezzi salgono rispetto alle locande: i più “lussuosi” chiedono anche 20 o 25 euro. Spesso si trovano in abitazioni molto suggestive, curate e finemente arredate. Qui potrete assaggiare porzioni abbondanti di cibi tradizionali de L’Avana come la carne di pollo, la gustosissima la ropa vieja, il pesce cotto alla piastra, i gamberi e le aragoste (anche a prezzi accettabili), verdure e moros y cristianos (il riso bianco con i fagioli neri), e per finire frutta tropicale: banana, guayava, ananas come non l’avete mai provato, papaya, mango…

E poi i classici ristoranti. Prezzi medio-alti da Al Medina (nel quartiere Habana Vieja, accanto a Calle Obispo), ristorante con cucina araba (presenti anche moschea e centro culturale islamico). Buoni piatti a prezzi accettabili anche al Cafè Paris, sempre in Calle Obispo. Cucina creola a prezzi un po’ più alti è offerta invece alla Bodeguita del Medio, a pochi passi dalla cattedrale: è molto nota ai turisti perché frequentata qualche decennio fa dallo scrittore americano Ernest Hamingway; andateci anche solo a sorseggiare un rum (el ron per i cubani) d’annata.

Ma se per Hamingway il mojito era quello della Bodeguita, il daiquiri invece era quello di El Floridita, sempre a l’Avana vecchia, tra Calle Obispo e Calle Monserrate accanto al Parque central; locale caro, oltre che all’autore de Il vecchio e il mare (raffigurato in una statua dentro il ristorante), ai divi Gary Cooper e Spencer Tracy e al pensatore Jean Paul Sartre, con arredamento in stile Regency, atmosfere anni Quaranta e Cinquanta del secolo scorso e camerieri con le classiche divise con giacca e papillon rossi.

Per il buon pesce si consiglia Zaragozana, proprio a fianco del Floridita. Mentre il meglio della cucina cubana si trova a El Patio, a pochi passi dalla cattedrale de L’Avana. Per il gelato, immancabile la gelateria Coppelia, dove i cubani trascorrono ore in fila per le deliziose coppe alla crema, nel quartiere Vedado.

Alloggiare spendendo poco è possibile nelle casas particulares. Abitazioni private che offrono servizio di alloggio, simili ai bed&breakfast nostrani. Riconoscibili da due triangoli blu sulla porta, possono consistere in una stanza (con bagno) di abitazioni private, oppure veri e propri appartamenti: 30 euro giornalieri il costo in alta stagione; altrimenti per una casa di buon livello si possono spendere anche 15 euro al giorno. Tra quelli consigliati c’è Casa Cristina nel centro della città che offre la possibilità di raggiungere comodamente e piedi tutti i punti della capitale.

Gli amanti del lusso potranno optare per l’Hotel Nacional de Cuba situato su Avenida de Maceo, a Vedado, che domina il lungomare arroccato su una collina a pochi passi dal mare. E che ha avuto tanti ospiti illustri come Frank Sinatra e Marlene Dietrich, John Wayne e Marlon Brando. E anche Winston Churchill e Wallis Simpson.

Altri alberghi di lusso sono il Melia Cohiba, sempre a Vedado, e il Tryp Habana Libre, a La Rampa vicino al lungomare Melecón. Ci sono grandi hotel anche tra Habana Vieja e Centro Habana, proprio in centro, vicino a Capitolio e a palazzo Bacardí (facilmente riconoscibile per il noto pipistrello che svetta sulla cima).