Sulla Panamericana dalla Terra del Fuoco a Lima

Indimenticabile viaggio seguendo la cartina dell’America sulla leggendaria via Panamericana dalla Terra del Fuoco a Lima

La via Panamericana è una strada leggendaria che, attraverso una variegata rete di tratti stradali, collega l’estrema punta a nord dell’Alaska con il capo estremo della Patagonia: un percorso di quasi 30.000 chilometri che, cartina dell’America alla mano, attraversa almeno 20 Stati, 10 ecosistemi diversi e nel corso degli anni è stata solcata da personaggi come Ernesto Che Guevara e Bruce Chatwin.

Sognata fino dalla fine dell’Ottocento come rete ferroviaria, la Panamericana è stata costruita a tratti nel corso della prima metà del Novecento e attorno agli anni Cinquanta il suo percorso principale era già completamente segnato. Oggi il tracciato della Panamericana è segnalato e percorribile in tutta la sua lunghezza, anche se sono presenti alcune deviazioni e alcuni rami “non ufficiali” nel suo percorso dall’America del Sud a quella Settentrionale (o viceversa).

Questa incredibile rete viaria, interrotta solo in un punto in Centro America, è una delle strade più famose e iconiche delle Americhe e percorrerla per intero rappresenta una sfida che ogni anno affascina viaggiatori di tutto il mondo che in solitaria o in gruppo decidono di affrontare loro stessi e la strada in un viaggio indimenticabile. Ovviamente prima di mettersi in viaggio è fondamentale un’ottima preparazione fisica, un buon livello di allenamento e il contatto diretto con tutte le amministrazioni turistiche locali per poter viaggiare in sicurezza.

In questa prima tappa scopriremo il percorso della Panamericana seguendo la cartina dell’America dalla Patagonia fino a Lima, in Perù.

Il punto di partenza della Panamericana a sud è la città più meridionale del mondo, Ushuaia, nella Terra del Fuoco Argentina, un centro di circa 60.000 abitanti stretto tra l’Oceano e la gelida pampa dell’entroterra. In questa terra di confine si possono ammirare gli incredibili paesaggi sferzati dai gelidi venti antartici, la suggestiva foresta subpolare Magellanica e le grandi colonie di pinguini che abitano le spiagge appena fuori dal centro urbano. Prima di partire non bisogna perdersi il Museo della fine del mondo, dedicato alla storia e all’ambiente della Terra del Fuoco estremo lembo dell’America meridionale.

Il primo tratto della Panamericana è la National Route 3, che attraversa la costa orientale dell’Argentina fino a Buenos Aires, passando tra località davvero da non perdere come i porti della Patagonia (Rio Gallegos e la suggestiva Puerto Madryn) dove ottimo pesce e buon vino sono sempre disponibili, e le splendide pianure della Pampa meridionale.

Arrivati a Buenos Aires, capitale dell’Argentina, si può passare qualche giorno ad esplorare le sue mille sfaccettature, assaporare la sua calda accoglienza gustando le empanadas e visitare gli importanti musei del centro. Nella capitale argentina non può mancare una serata ad ammirare i ballerini di tango che si esibiscono nei popolari locali del quartiere La Boca – qui non perdete il museo delle cere di calle de Caminito e lo stadio del club calcistico Boca Junior, La Bombonera – e prima di rimettersi in viaggio fare una scorta di mate, la leggendaria bevanda energetica argentina, bevuta nella celebre zucca rotonda.

Da Buenos Aires il tracciato della Panamericana sulla cartina prosegue nell’America del Sud seguendo la National Route 7, il primo tratto “ufficiale” della strada che la collega con il Cile attraverso il tunnel del Cristo Redentor, così chiamato per via della grande statua di bronzo del Cristo Redentore delle Ande, posto a 3800 metri sulla Cordigliera. Prima di dirigersi verso il tunnel bisogna però informarsi poiché può capitare soprattutto nei mesi invernali che sia chiuso per le cattive condizioni atmosferiche. Una volta attraversato il tunnel si prende la Chile Route 60 e si entra in Cile nei pressi della spettacolare Laguna del Inca, un lago di origine glaciale a poca distanza dalla famosa località sciistica di Portillo.

La strada prosegue verso occidente in direzione di Valparaiso, attraversando la bella regione cilena dei Laghi, dove un ambiente naturale ricco di foreste e paesaggi suggestivi accompagnano la discesa verso la costa pacifica dell’America Meridionale. Valparaiso è una delle città allo stesso tempo più romantiche e contraddittorie del Cile, dove paesaggi meravigliosi vengono interrotti da urbanizzazioni sfrenate e dove tra gli elevatori che portano nella parte alta della città si può vedere la povertà nella quale vive ancora molta popolazione di questo colorato centro.

A questo punto si prosegue lungo la Chile Route 5 in direzione nord verso le zone desertiche del Cile, dove nel cuore della notte si possono ammirare dei meravigliosi cieli stellati, ormai sconosciuti in Europa, continente nel quale l’inquinamento luminoso rende impossibile la visione delle stelle meno brillanti. Attraversando il deserto di Atacama si possono visitare i misteriosi petroglifi realizzati da una civiltà precedente persino agli Inca nella sperduta località di Chug Chug per poi arrivare prima nella città portuale di Antofagasta e oltre nei pressi di Iquique e delle sue famose spiagge dove potersi rilassare ammirando l’oceano Pacifico.

Spingendosi ancora più a nord, attraversando il confine a tra Arica e Tacna, si arriva finalmente in Perù, dove la Panamericana segue il tracciato della Perù Highway 1 attraversando da sud a nord l’intero Paese. Osservando la cartina, possiamo vedere che il viaggio continua ora seguendo a poca distanza la costa peruviana dell’America del Sud.

Qui si possono visitare i piccoli villaggi di pescatori che, come una costante presenza rassicurante, si trovano per tutta la lunghezza della strada fino a Nazca dove bisogna dedicare almeno qualche giorno per visitare la città e i suoi monumenti. A poca distanza dalla città non si possono perdere le famosissime Linee di Nazca, i disegni tracciati sul arido suolo del deserto più di mille anni fa dalla cultura Nazca e che formano enormi disegni raffiguranti elementi naturali e divini visibili da altitudine elevatissime.

L’ultima tappa di questa prima sezione del tracciato ideale lungo la cartina dell’America è la città di Lima, capitale del Perù, una metropoli da 10 milioni di abitanti che offre una incredibile varietà di attrazioni, dai più prestigiosi musei che conservano la storia del Paese ai locali più alla moda e ai ristoranti di cucina novoandina – su tutti quello di Gastón Acurio – dove passare una serata in tranquillità e riposarsi dopo aver percorso quasi 7000 chilometri dall’inizio del viaggio.