Cartina Africa: dalla costa atlantica al deserto del Namib

Seguendo la cartina dell’Africa, ecco un itinerario tra Angola e Namibia fino al confine sudafricano, alla scoperta di incredibili paesaggi.

La costa atlantica dell’Africa centro-meridionale viene spesso dimenticata dalle rotte principali del turismo di massa, quando invece offre un gran numero di meraviglie naturalistiche, culturali e paesaggistiche che fanno capire il senso profondo di quel “Mal d’Africa” che spinge ogni anno migliaia di viaggiatori alla scoperta di questa terra straordinaria.

In questo lungo itinerario scopriremo alcune delle mete più interessanti e spettacolari che si possono trovare seguendo la cartina dell’Africa centro-meridionale dall’Angola fino al confine sudafricano: 2.500 chilometri tra l’Oceano Atlantico, deserti e parchi naturali che vi lasceranno senza fiato.

L’inizio dell’itinerario è la capitale dell’Angola, Luanda, una grande metropoli da 5 milioni di abitanti che porta ancora le tracce della colonizzazione portoghese e che sta trovando una nuova strada per svilupparsi dopo la fine della guerra civile alla fine degli anni Novanta. Tra le mete più interessanti da visitare a Luanda ci sono le antiche fortezze portoghesi di São Miguel e São Francisco do Penedo, entrambe risalenti al 1500 e che con le loro possenti mura di pietra bianca dominano città. Spettacolare è anche il lungomare dell’Avenida 4 de Fevereiro che si affaccia sulle acque dall’intenso colore blu della baia di Luanda.

Appena a sud di Luanda si trova il suggestivo parco nazionale di Quiçama, un’area protetta di 12.000 chilometri quadrati che preserva una savana incontaminata dove vivono migliaia di animali in libertà come gazzelle, leoni, gnu, elefanti e coccodrilli.

Spostandoci verso sud si entra nella regione centrale dell’Angola, un vasto altipiano che si getta a strapiombo nell’oceano, sviluppando alcuni dei paesaggi più suggestivi di tutta l’Africa e dove le geometrie delle rocce erose dagli agenti atmosferici riflettono la luce del sole in mille sfumature diverse. Proseguendo ancora verso sud si arriva alla città di Benguela, un interessante centro balneare che ha mantenuto il suo aspetto di cittadina portoghese e offre numerose spiagge molto belle, anche se non sempre curate. Baia Azul e Praia Morena sono le due spiagge più famose dell’Angola e in alta stagione diventano facilmente affollate nei fine settimana, mentre per il resto dell’anno sono quasi deserte e immerse nel fascino della natura selvaggia.

Ancora più a sud, nella parte meridionale dell’Angola si trova una regione ricca di parchi naturali come il Bicuar National Park e il Mupa National Park, due importantissime aree protette che ospitano alcune delle più rare popolazioni di elefanti dell’Africa e numerosi villaggi abitati dai pastori nomadi che vivono nella regione da migliaia e migliaia di anni custodendo gelosamente le loro antiche tradizioni.

Superato il confine a Oshikango si entra in Namibia, una delle nazioni più giovani del mondo – è nata solo nel 1990 – e quella con la minore densità di popolazione tra tutte le nazioni sovrane. In questa spettacolare terra si trovano alcuni dei deserti più incredibili del continente africano dove è possibile ammirare paesaggi lunari di una bellezza sovrannaturale, come nella famosa Costa degli scheletri sull’Oceano.

La prima tappa in Namibia è il parco naturale di Etosha, una grande riserva naturale che circonda la pianura salina dell’Etosha Pan, un antico lago che ha lasciato una superficie bianca di sale al centro di una vasta depressione geologica. In questo ambiente dai tratti extraterrestri vivono, in realtà, un gran numero di animali, soprattutto i grandi mammiferi africani, dagli elefanti ai leoni, oltre a un numero impressionante di specie di uccelli, che richiamano migliaia di turisti a caccia di fotografie spettacolari. All’interno del parco vivono anche alcune tribù di Boscimani, la popolazione di cacciatori-raccoglitori che abita queste zone desertiche dalla notte dei tempi. L’organizzazione del parco offre numerosi safari ed escursioni nel parco per avvicinarsi agli animali in tutta sicurezza e tranquillità.

La meta successiva si estende nel lato orientale del paese ed è una delle zone più spettacolari e disabitate dello stato ed è conosciuta come Costa degli scheletri. Questa regione costiera, ora un parco nazionale, ha avuto questo macabro nome dal grande numero di scheletri di navi arenate nella sabbia del basso fondale e offre alcuni dei paesaggi più maestosi dell’Africa. All’interno del parco è vietata la circolazione dei veicoli e quindi il modo migliore per ammirare la sua incredibile bellezza è quello di partecipare ai “safari volanti” che vengono organizzati dalle strutture turistiche del parco e che permettono di vivere un’emozionante e spettacolare gita su un aereo ultraleggero.

Per scoprire la storia della Namibia bisogna spostarsi fino alla capitale dello stato, la città di Windhoek, un centro urbano di circa 300.000 abitanti che presenta ancora le tracce visibili del colonialismo tedesco, inglobate in una rete di edifici moderni in continuo sviluppo. Il monumento più interessante di Windhoek è l’Alte Feste, l’antica fortezza costruita dai tedeschi e oggi museo nazionale che raccoglie numerosissimi reperti che permettono di conoscere la storia più antica di questa regione dell’Africa. Un altro luogo di grande fascino è il Museo dei Meteoriti nella Post Street Mall, un’incredibile collezione di frammenti del meteorite Gibeon, schiantatosi in Namibia in età preistorica e che ha prodotto una particolarissima lega metallica, usata in passato per fare armi e gioielli

L’ultima tappa del nostro viaggio è l’immenso Parco nazionale di Namib-Naukluft, con una superficie pari a quella della Svizzera e che comprende una grande varietà di ecosistemi e ambienti unici al mondo, dove la vita ha saputo adattarsi alla scarsità d’acqua del deserto aggrappandosi ad ogni goccia. Tra le località più interessanti da vedere ci sono sicuramente l’oasi di Sossusvlei, lo spettacolare canyon di Sesriem e le gigantesche Duna 45 e Big Mama, due delle dune più fotografate al mondo per la loro bellezza.

Il parco è talmente grande che confina a sud con il Sudafrica e chi desidera continuare l’avventura africana non deve fare altro che attraversare il confine per addentrarsi in un’altra meraviglia di questo continente di infinita bellezza.