Il borgo medievale della Svevia: cosa vedere a Tubinga

Tubinga, la deliziosa cittadina sul fiume è un luogo da fiaba e meta turistica internazionale grazie al suo patrimonio artistico perfettamente conservato

Tubinga. Deliziosa cittadina della Germania, risparmiata dalle bombe della seconda guerra mondiale è oggi un luogo da fiaba. Si trova in Svevia a 35 chilometri a sud di Stoccarda alla confluenza dei fiumi Neckar e Ammer coi suoi 88 mila abitanti. Oggi è una città universitaria vivace, dall’alta qualità della vita e meta turistica internazionale grazie al suo patrimonio artistico perfettamente conservato.

Sul colle Spitzberg di Tubinga si eleva il castello Hohentubingen, rinascimentale, costruito su un precedente edificio medievale, a quattro ali con torri circolari. La sistemazione dell’edificio si deve al conte Ulrich che fece levigare la pietra della fortezza. Da ammirare il portale rinascimentale del castello inferiore, progettato nel 1606 dall’architetto locale Heinrich Schickartd e realizzato dal tagliapietre Christoph Yelin. È stato costruito nello stile di un arco di trionfo romano e al centro è decorato con lo stemma ducale, circondato dalla collana dell’ordine francese di San Michele.

Già nel XVI secolo venne abbandonato dai Wurttemberg e re Guglielmo I lo assegnò all’Università. La biblioteca universitaria con 60 mila volumi era sistemata nella sala dei cavalieri, il laboratorio chimico veniva sistemato nella cucina del castello e l’osservatorio astronomico nella torre di nord-est. Nel museo allestito nell’ala orientale ci sono oltre 4 mila reperti dei dipartimenti di Preistoria e protostoria, archeologia classica, egittologi ed etnologia.

La collegiata di San Giorgio. Nel 1476 la chiesa tardogotica di san Giorgio divenne collegiata, quando il conte Eberhard Im Barte decise di trasferire a Tubinga il convento dei Canonici regolari. Oggi è uno degli edifici simbolo della città. Nel 1550 il conte Ulrich decise di utilizzare la chiesa come sepolcro per la propria famiglia. Così oggi si trovano nell’edificio 14 monumenti sepolcrali dei duchi Wurttemberg e dei loro familiari deceduti fino al 1593. Di particolare pregio artistico il polittico dell’artista di Nordlingen e discepolo di Albercht Durer, Hans Leonhard Schaufelein. Ma l’arredamento più prezioso di tutto l’edificio religioso è costituito dalle vetrate di Peter Hemmel di Andlau tra il 1476 e il 1480 realizzate nel suo laboratorio di Strasburgo. Dalla torre campanaria si gode di una bellissima vista sulla città.

Da non perdere assolutamente c’è Marktplatz, la piazza centrale circondata da case antiche in pietra e dal municipio con la sua facciata affrescata dove si svolge il mercato all’aperto. È menzionata nei documenti già dal 1302. La fontana con Nettuno è stata progettata nel 1617 su modello di quella di Bologna, è stata poi ricostruita in bronzo dopo la seconda guerra mondiale: le figure femminili della scultura rappresentano le quattro stagioni, nei tubi dell’acqua si intuiscono i quattro volti dei cittadini di Tubinga che hanno contribuito a ricostruire la fontana.

Sulla piazza si trova il Municipio. È l’edificio più antico di Marktplatz (1435), prima aveva due piani, ma poi ne fu aggiunto un terzo nel 1508. In questa fase è stato realizzato il bellissimo orologio astronomico, grazie a Johannes Stoffer, il primo docente di matematica e astronomia di Tubinga. Il quadrante originale del 1511 coi segni zodiacali è esposto al museo. Nel 1849 l’orologio astronomico è stato spostato nel timpano coronato da una piccola torre in legno, dove, oltre all’orologio ordinario, il quadrante indica con 3 lancette (sole, luna e drago) la data, le fasi della luna e alcuni fenomeni celesti come l’eclissi lunare e quella solare.

Una baccante ubriaca nell’angolo dell’edificio nell’atto di spogliarsi celebra l’importanza della viticultura a Tubinga. Nel medioevo al pian terreno veniva venduto il sale e c’erano una prigione e una galleria dove fornai e macellai vendevano la merce. Nella sala Grande al primo piano si possono ancora ammirare gli arredamenti in legno del XV secolo mentre nella sala di ricevimento potrete osservare i dipinti della giustizia del 1596.

Ma il vero simbolo di Tubinga è la torre di Holderlin, costruita nel tardo XVIII secolo sullo zoccolo di una torre fortificata. Prende il nome dal poeta Friedrich Holderlin che dal 1807 al 7 giugno 1843 abitava nella stanza della torre al primo piano. Colpito poi da una malattia mentale fu accolto nella torre dalla famiglia del falegname Ernst Zimmer. L’edificio della torre di Holderlin riappare oggi come una ricostruzione storica munita di tetto appuntito e ospita un museo.

Da non perdere nelle vicinanze anche l’abbazia cistercense di Bebenhausen costruita intorno al 1183 da Rodolfo I conte di Tubinga. Dopo la riforma protestante gli edifici dell’abbazia furono utilizzati in tempi diversi come seminario, residenza di caccia dei Re del Wurttemberg e Landtag e dello stato dei Wurttemberg Hohenzollern.