In Emilia-Romagna, sulle orme dei viandanti lungo la via Francigena

Una linea immaginaria fatta di torri, muri e merlature serpeggia tra Parma e Piacenza

Foto di Ilaria Santi

Ilaria Santi

Giornalista & Travel Expert

Giornalista, viaggia fin da quando era bambina e parla correntemente inglese e francese. Curiosa, autonoma e intraprendente, odia la routine e fare la valigia.

Percorsa per secoli da commercianti, viandanti e pellegrini, la via Francigena – anche detta via Francesca o via Romea – attraversa l’Europa da Nord a Sud, con un ampio tratto in Italia. Da cammino di fede e di commerci, oggi è diventata un itinerario turistico molto frequentato – e candidato a diventare Patrimonio UNESCO – ed è l’occasione per riscoprire alcuni dei luoghi più affascinanti del Belpaese.

Questo cammino attraversa tantissime regioni del Nord e del Centro Italia, tra cui l’Emilia-Romagna. Esattamente al centro della via Francigena, 3.200 chilometri da Canterbury a Roma e a Santa Maria di Leuca, Fidenza, in provincia di Parma, è considerata la “capitale culturale” della via Francigena, tanto che ogni anno viene organizzato il via Francigena Fidenza Festival che celebra la strada più bella d’Europa.

La via Francigena in Emilia-Romagna

La tappa emiliana della via Francigena, allora come oggi, è di circa 150 chilometri e vede i moderni pellegrini immettersi sul cammino attraversando i Comuni di Calendasco, Rottofreno, Piacenza, Pontenure, Cadeo, Fiorenzuola d’Arda e Alseno in Provincia di Piacenza. La provincia di Parma si apre con Fidenza e prosegue attraversando Noceto, Medesano, Fornovo di Taro, Terenzo e Berceto. La variante storica che parte da Parma, infine, attraversa il Comune di Collecchio e costeggia il Parco fluviale del Taro per poi ricongiungersi a Fornovo di Taro.

Le località attraversate:

Oltre alle città più importanti, la via Francigena dell’Emilia-Romagna tocca anche luoghi meno conosciuti, come il castello di Paderna e l’Abbazia di Chiaravalle della Colomba, famosa per la spettacolare infiorata del Corpus Domini. Ma attraversa anche alcuni deliziosi borghi di grande valore storico e spirituale come Bobbio e Berceto. In particolare, Bobbio, durante il Medioevo, era un luogo di estremo valore spirituale; qui, infatti, sorgeva la l’Abbazia di San Colombano, fondata nel 614 dal monaco irlandese Colombano, che era uno dei luoghi sacri e sicuri che s’incontravano lungo la via che portava alla tomba di Pietro a Roma.

La difficoltà del cammino

Per chi non ama la folla, il tratto emiliano della Francigena è il percorso migliore, in quanto la maggior parte dei pellegrini diretti a Roma inizia il cammino in Toscana, il tratto più famoso di questa strada. Qui si può osservare il territorio che cambia giorno dopo giorno, dalla Pianura Padana agli Appennini. La via Francigena emiliana può essere percorsa in una settimana o poco più, ma è possibile fare anche solo brevi tratti in poche ore o in una sola giornata.

Le tappe consigliate sono le seguenti:

  1. Calendasco – Piacenza (11,3 km)
  2. Piacenza – Fiorenzuola (34 km)
  3. Fiorenzuola – Fidenza (22,3 km)
  4. Fidenza – Fornovo (34 km)
  5. Fornovo – Cassio (21 km)
  6. Cassio – Passo della Cisa (19 km)

La via Francigena in Emilia-Romagna non presenta grandi difficoltà ed è adatta a camminatori alle prime armi. Il percorso è ben segnalato, i dislivelli non sono quasi mai eccessivi ed è sempre possibile fermarsi a metà strada per fare una sosta.