Un borgo per un weekend: Corinaldo

Il centro storico si trova in provincia di Ancona, nell'entroterra di Senigallia

Il borgo di Corinaldo, in provincia di Ancona, ha il suo centro nella scalinata di cento gradini verso cui convergono le abitazioni disposte a spina di pesce. La gradinata conosciuta come La Piaggia è arricchita da un pozzo, costruito a metà della salita. Questo pozzo, detto della polenta, è protagonista di una leggenda locale. Si narra che un contadino, in una pausa lungo la salita, posò un sacco di farina gialla sul bordo del pozzo, questo si aprì e cadde all’interno, gli abitanti ebbero polenta per tutto l’inverno.

Il fiore all’occhiello del borgo di Corinaldo è il complesso della sua cinta muraria. L’opera a carattere difensivo è molto ben conservata. E’ talmente integra che se ne può percorrere l’intera cerchia, lunga 912 metri, con una suggestiva passeggiata panoramica.

In paese sono numerosi i palazzi gentilizi e anche gli edifici civili e religiosi sono di notevole interesse storico. Sono da vedere il Palazzo Comunale, esempio di architettura neoclassica, con il lungo loggiato che dà su via del Corso. L’ex Convento degli Agostiniani, che fu costruito nella seconda metà del Settecento e ora è utilizzato come albergo, e il Teatro Goldoni. La Casa del Trecento si trova in un vicoletto, è la più vecchia abitazione di Corinaldo, oggi ospita la Pro Loco.

Tra le torri di difesa nelle mura spicca la Torre dello Scorticatore, dove risiedeva lo scorticatore di pecore, le mura qui raggiungono i 15 metri di altezza. In corrispondenza di Porta San Giovanni, girando verso il Pozzo del Bargello, si può raggiungere la terrazza sovrastante l’arco, dove è possibile ammirare il paesaggio circostante: il centro storico, la campagna e anche il Monte Conero, verso il mare.

I Landroni sono una serie di brevi gallerie realizzate nella seconda metà del XVII secolo quando le mura passarono in secondo piano nell’urbanistica del Paese e si autorizzò la costruzione di edifici sopra di esse. Il nome della via deriva dalla parola androni che nella dizione popolare incorpora l’articolo trasformandolo in Landroni. Il percorso è alquanto suggestivo e porta all’ingresso al centro, Porta Nova.

La campagna intorno al colle, dove è arroccato il borgo di Corinaldo, è organizzata in vigneti, dove si produce il rinomato Verdicchio. Si tratta di un vino delicato, di colore paglierino tenue, ottimo per i piatti a base di pesce che si consumano sulla costa adriatica. E’ nota anche la produzione di olio extravergine di oliva della zona.

Come raggiungere Corinaldo
Per chi proviene dall’Autostrada Bologna – Pescara, prendere l’uscita Senigallia e proseguire per 19 kilometri in direzione Corinaldo.