Caldarola e il fascino misterioso del Castello Pallotta

Il Castello dei Conti Pallotta si affaccia sul suggestivo borgo di Caldarola, nell'entroterra marchigiano

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Redazione

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Dall’alto delle sue torri è possibile ammirare un panorama davvero fantastico: il Castello dei Conti Pallotta domina l’intero borgo di Caldarola e le ampie vallate verdi che lo circondano, offrendo uno scorcio suggestivo sull’entroterra delle Marche.

Il paesino, situato in provincia di Macerata, affonda le sue radici nel periodo medievale, ma la sua architettura è stata stravolta nel ‘500 dagli interventi promossi da Papa Sisto V e da alcuni dei suoi cardinali. In particolare, il porporato Evangelista Pallotta ha deciso di mettere le mani su uno degli edifici più imponenti di Caldarola, un castello costruito attorno al IX secolo sulle pendici del colle Colcù. Il cardinale, per portare nuova linfa vitale al suo paese di nascita, ha stabilito la sua residenza estiva proprio in questa fortificazione, dandole il nome di Castello Pallotta.

Le modifiche apportate alla costruzione le hanno donato un aspetto rinascimentale che conserva tutt’oggi, malgrado gli ulteriori interventi di restauro che risalgono a cavallo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, per opera del Conte Desiderio Pallotta. Tra i cambiamenti effettuati in questo periodo citiamo soprattutto il rifacimento del torrione di levante e del ponte levatoio, che da soli sono valsi al Castello il riconoscimento di sito di importante interesse storico e artistico.

Castello Pallotta
Fonte: Facebook
Castello Pallotta

Per moltissimi anni, la costruzione è stata centro di attrazione per tanti turisti curiosi di visitare le sue immense stanze. Gli interni conservano ancora gli arredi originali, ricchi ed estremamente affascinanti. Senza contare il fatto che ancora si possono percepire tracce di personaggi illustri che, seppur per brevi periodi, hanno abitato il Castello. Come il Papa Clemente VIII, che vi ha soggiornato alla fine del ‘500, e la Regina Cristina di Svezia, gradita ospite della seconda metà del ‘600.

Purtroppo, il sisma che ha colpito l’entroterra umbro e marchigiano nell’ottobre 2016 ha gravemente danneggiato la gran parte del patrimonio artistico di Caldarola, tra cui proprio il Castello Pallotta. Da quel periodo, l’edificio ha chiuso i battenti fino a data da destinarsi, per provvedere ad opere di ristrutturazione. A quanto pare, i danni sono ingenti e per questo motivo non è possibile visitare il Castello.

Tuttavia, una passeggiata lungo le vie principali di Caldarola, uno dei borghi più suggestivi delle Marche, ci trasporta immediatamente nel passato: in piazza Vittorio Emanuele, nel centro storico del paese, sorgono bellissime strutture come il Palazzo dei cardinali Pallotta, sede del comune e di molte esposizioni temporanee. E poco distante possiamo ammirare il Castello di Pievefavera, che sorge a pochi passi dal lago di Caccamo e che accoglie al suo interno un museo archeologico di grande rilevanza.

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