In vacanza senz’auto: ecco i borghi dove si arriva solo a piedi

Tre borghi d'Italia dove è la tranquillità è assicurata scelti da Lifegate

Se siete alla ricerca della quiete e del relax, ecco tre borghi da visitare in occasione di una gita fuoriporta. Tre località incantevoli, forse perché accessibili solo a piedi, dove i vicoli sono deserti e non si sente nessun rumore. Tre borghi in diverse zone d’Italia per accontentare un po’ tutti.

ll primo è Chamois, in Valle d’Aosta (GUARDA LA FOTOGALLERY). Ci si arriva a piedi o in funivia. Occorre risalire la vallata del Marmore e, una volta arrivati a Buisson, la funivia porta a 1.836 metri d’altezza, su una terrazza panoramica sulla quale sorge il borgo. Sembra un altro mondo, quasi un paradiso incontaminato: non ci sono auto, ma solo persone che passeggiano o con gli sci ai piedi e le slitte nella stagione invernale. Tra il villaggio di Chamois e i vicini Calila, Crepiti, Lieussel, Suisse, La Ville e Corgnolaz ci vivono in tutto 104 persone, che si tengono in contatto utilizzando antichi sentieri, viottoli e mulattiere. Qui si possono riscoprire intatte (o quasi) le caratteristiche architettoniche tradizionali. Oltre alle passeggiate tra i boschi con la bella stagione ci si può divertire con la mountain bike o, per i più temerari, con il parapendio e il deltaplano.

Il secondo borgo è Civita di Bagnoregio (GUARDA LA FOTOGALLERY), in provincia di Viterbo, nel Lazio, eletto tra I borghi più belli d’Italia e famoso per essere chiamato “La città che muore“. Qui ci vivono solo dieci persone e sono ancora più isolate in quanto Civita è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale fatto di cemento armato costruito nel 1965, che rende il luogo molto suggestivo. L’erosione della collina su cui sorge ha dato vita ai tipici calanchi. Il problema è che l’erosione continua tutt’oggi e rischia di far scomparire completamente il borgo.
Dalla rupe orientale di Civita di Bagnoregio si può ammirare lo stupendo spettacolo dei “Ponticelli“, enormi muraglioni naturali d’argilla, ultima traccia di un processo erosivo iniziato migliaia di anni fa. L’atmosfera qui è quasi irreale e sembra di essere fuori dal tempo.

Il terzo borgo è forse il meno conosciuto: Cornello dei Tasso, in provincia di Bergamo, dove meglio si conserva la struttura urbanistica di antica formazione della montagna orobica.
E’ raggiungibile solo a piedi tramite le mulattiere. Il borgo, infatti, sorge su uno sperone roccioso a picco sul fiume Brembo, lungo il vecchio tracciato della Via Mercatorum.
Il secolare isolamento ha favorito la conservazione dell’originario tessuto urbanistico, caratterizzato dalla sovrapposizione di quattro diversi piani urbanistici.
Nel borgo del Cornello è presente il curioso Museo dei Tasso e della Storia Postale che conserva molte testimonianze dell’attività postale e della gloriosa famiglia dei Tasso.
Una sala del museo è dedicata a Bernardo e al suo più famoso figlio Torquato, autore del celeberrimo poema “La Gerusalemme liberata”.