Cisternino, il borgo misterioso e spirituale della Valle d’Itria

Bianco come i trulli, rosso come la terra e verde come gli ulivi: qui si curano l'anima e lo spirito

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Redazione

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Un territorio unico tra strette colline di uliveti e vigneti, dove gli antichi trulli creano una scenografia riconoscibile in tutto il mondo: è in quest’angolo di Puglia che si adagia Cisternino.

Una piccola grande Italia rinchiusa in un comune che vanta 11.600 persone ma non solo, sembra il paese dei record già dal cartello che vi accoglie in questo posto di altri tempi: comune gioiello di Italia, Borgo più bello d’Italia, Città slow, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Bandiera Verde, Città per la pace.

Potrebbero bastare per convincervi di essere arrivati in uno dei luoghi più belli della nostra penisola, ma non sarà così perché vi è un intero mondo da scoprire. Accovacciato su di un gradone calcareo della Murgia orientale a dominio della Valle d’Itria, appena si entra nei vicoli e nelle piazzette si è avvolti dal profumo della carne cotta ai fornelli fuori dalle macellerie. I muretti a secco, le masserie storiche e i tipici tetti spioventi detti ‘cummerse’, tramandano un antico fascino orientale.

Le tappe imperdibili

Mentre il bianco vi stupirà con il candore delle case strette l’una all’altra, vi consigliamo di iniziare la vostra visita da Piazza Garibaldi, dove la Torre Grande svolge ancora la sua funzione di protettrice storica come naturale punto di avvistamento. Per vedere lo splendore del panorama, però, dovete andare al belvedere che si trova alle spalle della Villa Comunale – dall’altro lato della piazza.

D’obbligo una fermata alla Chiesa Madre intitolata a San Nicola, per godere dal vivo il capolavoro rinascimentale della Madonna con Bambino scolpita in pietra nel 1517 da Stefano di Putignano, ovvero il tesoro d’arte più pregevole di Cisternino. Il consiglio che possiamo darvi è quello di non seguire un itinerario ben preciso: la vera bellezza sta nel perdersi per poi ritrovarsi in questo borgo dai colori vivaci come il verde degli ulivi e dei fichi e il rosso della terra unito al bianco dell’architettura. Passeggiando nel labirinto di viuzze, vi ritroverete prima o poi alla Torre dell’orologio, luogo ideale per un aperitivo.

Cisternino in Puglia

Come stuzzicare l’appetito

Assaporate la carne scelta e appena cotta sulle griglie fuori dalle macellerie, insieme a un buon bicchiere di vino e alle chiacchiere con gli abitanti del posto: un trionfo di genuinità, tradizione e gusto.

Tra le specialità ci sono le salsicce, le famose bombette e i gnumeredd, gli spiedini fatti con le interiora di agnello; tutto accompagnato sempre da piatti di verdure grigliate. Nei negozi trovate le friselle, le fave usate per il purè e le orecchiette che sono protagoniste della sagra che si svolge nel mese di agosto. Come dimenticare l’olio pugliese? Poche parole a riguardo perché la terra di ulivi sa sempre come riempire i silenzi.

Cisternino di sera

Le grandi feste

Se desiderate visitare Cisternino in un periodo di festività, sappiate che dovrete sicuramente scegliere Pasquetta o i primi di agostoPasqueredde si celebra il lunedì dopo Pasqua e si svolge presso il Santuario della Madonna di Ibernia, poco fuori dal borgo, dove ci si arriva in processione portando il dolce tipico chiamato “u churrüchele”, rituale tradizionale che indica prosperità e fecondità.

La prima domenica di agosto invece, cade la festa che celebra i Santi patroni Quirico e Giulitta e si svolgono processioni, concerti e fuochi d’artificio, mentre il paese viene completamente adornato da decorazioni luminose. Dimenticatevi l’auto, lo stress e la rabbia: a Cisternino si riescono a guarire l’anima e lo spirito con poche e semplici regole, ma ben lontano dal caos delle grandi città.

Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.