Storia di Jim: la disabilità non mi ha impedito di viaggiare

Compiere viaggi nonostante la disabilità? Jim è un uomo costretto a stare in sedia a rotelle, che parla della sua esperienza in giro per il mondo

Viaggi e disabilità sembrerebbero impossibili da conciliare. Ma Jim, un uomo costretto sulla sedia a rotelle, ha provato il contrario raccontando delle sue esperienze vissute viaggiando in giro per il mondo. Ecco come Jim ha impedito alla sua disabilità di ostacolare i suoi viaggi. Nato in Florida, ha recentemente compiuto sessantaquattro anni, ed è vincolato alla sua sedia a rotelle dal dicembre del 2014, a causa di un’insolita malattia autoimmune, chiamata miosite da corpi inclusi. Come ha spiegato Jim, la sua malattia consiste in un’eccessiva attività del sistema immunitario, dove i globuli bianchi attaccano le cellule buone, infiammando e distruggendo gradualmente i tessuti muscolari: ciò causa una perdita di massa muscolare e una grandissima debolezza.

Jim ha sempre avuto la passione per i viaggi e continue opportunità per viaggiare. I suoi gravi problemi di salute non gli hanno impedito di continuare a fare ciò che gli piace. Essere costretto a stare su una sedia a rotelle ha rappresentato per lui un graduale processo che gli ha permesso di pensare a come superare i nuovi ostacoli. Viaggiare, come ha detto Jim, continuerà a essere più difficoltoso col passare del tempo ma, pianificare in anticipo come risolvere eventuali problemi gli permetterà dall’altra parte di godere al meglio dei suoi viaggi.

L’obiettivo del suo viaggio più recente è stato quello di coprire l’intero percorso del Blue Ridge Parkway, che è di ben quattrocentosessantanove chilometri. Prepararsi per viaggiare include un dettagliato piano che descriva il punto di partenza di ogni giorno, la destinazione, i chilometri programmati, i punti di ristoro e i possibili alloggiamenti, che siano ovviamente accessibili ai disabili. Quando Jim inizia a sentirsi male, arrabbiato o frustrato per tutto ciò che deve passare, realizza immediatamente che molte altre persone sono costrette a sperimentare difficoltà molto peggiori.

Pensa, infatti, che esistono molti strumenti e tecniche in grado di permettere ai disabili di godere ancora di molti piaceri della vita. Come ha continuato a spiegare, Jim ha un lavoro, degli amici, cure mediche e soprattutto una moglie su cui potrà contare per sempre: il suo proposito è quello di condividere la sua esperienza come uomo disabile per incoraggiare gli altri a trovare conforto nella sua situazione ed essere riconoscenti ogni giorno. Quest’anno sono tanti i viaggi da lui programmati, come quello per la storica Highway 17, per poi partecipare all’Azalea Festival.