Il Banksy afghano che dipinge sui muri di Kabul

Kabir Mokamel si ispira alle opere del più celebre street artist del mondo per colorare la città afghana devastata dalla guerra

murales-kabul-402Kabir Mokamel è nato in Afghanistan, un Paese devastato dalla guerra e dai continui attacchi suicidi. Il suo nome non dirà molto, ma a parlare per lui ci sono i suoi numerosi murales realizzati sui muri di Kabul.

I luoghi preferiti da Kabir per esprimere la sua arte e diffondere un messaggio al mondo sono i muri che circondano la capitale afghana. Chilometri di mura abbandonate, di macerie e di edifici sventrati messi ora al servizio dell’arte per denunciare il decadimento, ispirandosi ai murales di Banksy, il più celebre street artist del mondo.

L’obiettivo di Kabir non è soltanto quello di abbellire la città, ma di esprimere attraverso la sua arte un messaggio chiaro rivolto ai talebani.

Tra i suoi graffiti più celebri c’è la donna con due grandi occhi dal fascino mediorientale, liberi dall’imposizione del burqa; un cuore trasportato da una carriola e la mappa dell’Afghanistan coperta da un grande cerotto.

Attraverso la sua arte Kabir ha attirato parecchi seguaci. Di recente ha creato il gruppo di artisti soprannominati Arts Lords, ‘i signori dell’arte’, in netto contrasto con coloro che si sono sempre proclamati ‘i signori della guerra’. Le foto si possono vedere sul suo profilo Facebook.

Attualmente Kabir è impegnato nella realizzazione di una nuova opera dal titolo ‘Eroi della mia città’, per celebrare e rendere omaggio alla gente comune. Kabir e il suo team di street artist hanno spesso coinvolto anche i passanti nella realizzazione dei loro murales.